La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Nicolini ( Palermo 1872 - Roma 1956 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Nicolini, nato a Palermo il 14 aprile 1872 in una famiglia profondamente immersa nel mondo dell'arte, è stato uno scultore italiano di rilevante importanza, la cui vita e opera hanno lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. Figlio del decoratore Giuseppe Nicolini e nipote di un famoso scultore, Nicolini crebbe in un ambiente che favorì la sua precoce inclinazione verso l'arte, fornendogli gli stimoli necessari per avviarsi verso una carriera artistica di successo. La sua formazione iniziò a Palermo, dove, a diciotto anni, frequentò i corsi d'arte applicata al Museo Artistico Industriale, diretto da Vincenzo Ragusa. Questa esperienza formativa fu cruciale per lo sviluppo delle sue abilità e per la sua futura carriera. Il suo talento si manifestò precocemente, tanto che già a vent'anni realizzò la scultura "La Piccola vedetta lombarda", ispirata alla vicenda narrata da Edmondo De Amicis, che suscitò ammirazione e perplessità nella critica del tempo per la maturità espressiva nonostante la giovane età dell'artista. Successivamente, Nicolini si trasferì a Roma, dove inizialmente fu allievo di Giulio Monteverde, per poi aprire uno studio proprio. La sua opera "Margheritella" fu premiata con medaglia d'oro all'Esposizione di Torino nel 1894 e successivamente acquistata da re Umberto I. Questi primi successi segnarono l'inizio di una carriera costellata di riconoscimenti e commissioni prestigiose. Nicolini fu un artista profondamente legato alla tradizione, ma aperto alle innovazioni e alle nuove tematiche del suo tempo. Traeva ispirazione dagli artisti del passato, in particolare dai maestri dell'ultimo Ottocento, e fu amico di personalità del calibro di Luigi Pirandello, Gabriele D'Annunzio e Auguste Rodin. La sua opera si caratterizzò per una notevole capacità di rinnovare la tradizione attraverso l'introduzione di tematiche moderne, mantenendo sempre un legame con il realismo e la ricerca della bellezza. Le sue sculture, realizzate principalmente in bronzo e marmo, spaziavano da opere di grande formato, destinate all'arredo urbano e a monumenti commemorativi, a piccoli bronzetti di grande finezza esecutiva. Tra le sue opere più note, si ricordano "La Vedetta Lombarda", "Margheritella", e numerosi busti e ritratti che rivelano la sua maestria nel catturare l'essenza dei soggetti rappresentati. Nicolini fu anche un apprezzato pittore, dedicandosi alla pittura di paesaggio nei momenti di pausa dall'attività scultorea. La sua vita privata fu segnata dal matrimonio con Marceline Colignon, da cui ebbe sei figli, tra cui Roberto, che divenne un celebre architetto, e Giovanni Jr, che seguì le orme paterne dedicandosi alla scultura. La sua carriera fu costellata di successi e riconoscimenti, che gli valsero la stima e l'ammirazione sia in Italia che all'estero. Le sue opere sono oggi conservate in numerosi musei e collezioni private, testimoniando l'importanza e l'influenza che Nicolini ha avuto nel panorama artistico italiano ed internazionale. Giovanni Nicolini morì a Roma nel 1956, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere oggetto di studio e ammirazione, rappresentando un importante capitolo nella storia dell'arte italiana del Novecento. La sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, realismo e idealizzazione, rende le sue sculture espressioni uniche della ricerca artistica del suo tempo, testimoniando la profondità del suo talento e la sua dedizione all'arte.