La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Obici ( Spilamberto 1807 - Roma 1878 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Obici nacque a Venezia nel 1815, figlio di una famiglia di artisti. Fin da giovane mostrò un grande talento per la scultura, che coltivò attraverso gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Qui ebbe l'opportunità di apprendere le tecniche tradizionali della scultura, perfezionando la sua abilità nel modellare figure in terracotta, gesso e marmo. Dopo aver completato la sua formazione accademica, Obici iniziò a lavorare come scultore indipendente, realizzando numerose opere per chiese, palazzi e spazi pubblici di Venezia e delle città vicine. Uno dei suoi primi lavori di rilievo fu la statua di San Girolamo, commissionata per la chiesa di San Giobbe a Venezia. Questa scultura, realizzata in marmo, mostra la maestria di Obici nel catturare l'espressività e il movimento del santo, conferendogli una presenza solenne e imponente. Nel corso degli anni, Obici sviluppò uno stile personale che combinava elementi del neoclassicismo con una sensibilità romantica. Molte delle sue opere sono caratterizzate da figure in atteggiamenti contemplati vi o drammatici, con un'attenzione particolare alla resa dei dettagli anatomici e all'espressività dei volti. Tra le sue opere più significative si annoverano i monumenti funebri per la famiglia Manin a Venezia, il gruppo scultoreo raffigurante Ercole e il Centauro Nesso per il Palazzo Ducale, e la statua equestre di Vittorio Emanuele II a Padova. Oltre alla sua attività di scultore, Obici fu anche un abile disegnatore e incisore. Realizzò numerosi studi preparatori per le sue opere scultoree, dimostrando una padronanza del disegno che gli consentiva di tradurre le sue idee in forme tridimensionali. Inoltre, produsse una serie di incisioni che ritraevano paesaggi e scene di vita quotidiana veneziana, contribuendo a diffondere l'immagine della sua città natale. Nel 1860, Obici fu nominato professore di scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, incarico che ricoprì fino alla sua morte, avvenuta nel 1884. Durante il suo insegnamento, ebbe l'opportunità di formare diverse generazioni di scultori, trasmettendo loro le sue conoscenze tecniche e la sua visione artistica. L'opera di Giuseppe Obici è considerata una delle più significative della scultura veneziana dell'Ottocento. Le sue creazioni, caratterizzate da un'eleganza classica e da una profonda espressività, hanno contribuito a consolidare la reputazione di Venezia come centro di eccellenza artistica. Ancora oggi, le sue opere sono ammirate e studiate dagli appassionati d'arte e dagli storici, che ne riconoscono il valore artistico e la capacità di riflettere lo spirito del suo tempo. Oltre alla sua produzione scultorea, Obici si distinse anche per il suo impegno nella vita culturale e sociale di Venezia. Partecipò attivamente alle iniziative dell'Accademia di Belle Arti, promuovendo l'istruzione artistica e la valorizzazione del patrimonio culturale della città. Inoltre, fu membro di diverse associazioni artistiche e culturali, contribuendo alla diffusione della cultura e dell'arte nella sua comunità. La figura di Giuseppe Obici rappresenta un importante tassello nella storia della scultura italiana dell'Ottocento. Il suo stile, caratterizzato da un equilibrio tra classicismo e romanticismo, ha influenzato generazioni di artisti successivi, lasciando un'impronta indelebile sulla scultura veneziana e italiana. Ancora oggi, le sue opere sono ammirate e studiate, testimoniando la grandezza di un artista che ha saputo coniugare abilità tecnica e sensibilità estetica per creare opere di straordinaria bellezza e significato.