La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Camillo Pacetti ( Roma 1758 - Milano 1826 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Camillo Pacetti fu uno scultore italiano nato a Roma il 2 maggio 1758 e morto a Milano il 16 luglio 1826. Terzo di cinque figli, nacque da Andrea, un incisore di gemme, e da Lucrezia Saiocchi. La sua formazione artistica iniziò accanto al fratello maggiore Vincenzo e proseguì frequentando l'Accademia di San Luca, dove nel 1775 vinse un premio nella classe di scultura con il bassorilievo "Giuditta mostra al popolo la testa di Oloferne". Durante la sua carriera, Camillo Pacetti lavorò in diverse chiese romane e, nel 1804, su indicazione di Antonio Canova, ricevette una proposta per subentrare a Giuseppe Franchi alla cattedra di scultura dell'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Oltre all'impegno didattico, Pacetti accettò anche commissioni pubbliche, tra cui la statua della "Legge Nuova" per la facciata del Duomo di Milano, realizzata nel 1810. Quest'opera è nota per la sua straordinaria somiglianza con la Statua della Libertà di New York, realizzata decenni dopo da Frédéric-Auguste Bartholdi. Pacetti fu anche attivo in diverse chiese milanesi e scolpì alcuni rilievi per l'Arco della Pace di Milano, opera progettata da Luigi Cagnola. La sua produzione artistica spaziava dai ritratti a soggetti mitologici e allegorici. Tra i suoi allievi si segnalano Abbondio Sangiorgio, Luigi Scorzini, Gaetano Manfredini, Stefano Girola e il prediletto Benedetto Cacciatori. Nel corso della sua vita, Pacetti fu impegnato in numerose commissioni e progetti. Nel 1786-87, su progetto del fratello Vincenzo, eseguì quattro statue per la facciata della chiesa della Ss. Trinità a Viterbo. Negli stessi anni fornì modelli per i bronzisti della famiglia Righetti e per le porcellane Wedgwood sotto la supervisione di John Flaxman. A Roma, gli sono attribuiti "La morte di S. Anna" nella chiesa di S. Andrea delle Fratte e alcuni stucchi a S. Lorenzo in Lucina e S. Niccolò da Tolentino. Pacetti fu anche un affermato scultore ritrattista, realizzando busti di personalità come Napoleone e Maria Luisa. Nonostante la sua abilità e il suo talento, non raggiunse mai il palcoscenico internazionale come fece Bartholdi, che poté quindi permettersi di imitare l'opera dell'italiano senza venire additato come "copione". La sua opera "La Legge Nuova" è stata indicata come una delle possibili ispirazioni per la Statua della Libertà di New York. Altre sculture di Pacetti, come la "Statua della Libertà della Poesia" sul monumento funebre di Giovanni Battista Niccolini nella Basilica di Santa Croce a Firenze, e il Sancarlone di Arona, sono state considerate fonti di ispirazione per lo scultore francese, sia per l'idea di fondo che per le dimensioni e l'interno della statua franco-americana. Pacetti morì a Milano il 16 luglio 1826, lasciando un'eredità artistica significativa. La sua influenza si estese ben oltre la sua morte, come dimostra il confronto tra la sua "Legge Nuova" e la Statua della Libertà. La sua vita e il suo lavoro sono un esempio dell'importanza della scultura neoclassica italiana e del suo impatto sulla scultura mondiale.