La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Emidio Paci ( Ascoli Piceno 1809 - Roma 1875 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Emidio Paci fu un rinomato scultore e ceramista italiano, nato ad Ascoli Piceno nel 1809 e deceduto a Roma nel 1875. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un contesto artistico e culturale molto ricco, caratterizzato da una fervente attività creativa e da significative trasformazioni sociali e politiche. La sua formazione artistica iniziò nella sua città natale, Ascoli Piceno, dove crebbe in una famiglia di artisti che aveva aperto una fabbrica di ceramiche, la maggiore manifattura di maioliche attiva ad Ascoli Piceno, gestita per tre generazioni dalla famiglia Paci. Questo ambiente familiare gli fornì le prime competenze tecniche e artistiche, che poi sviluppò ulteriormente attraverso gli studi. Emidio si trasferì a Roma per perfezionare la sua arte, diventando allievo di Tommaso Minardi e Pietro Tenerani, due figure di spicco dell'arte italiana dell'epoca. La sua collaborazione con Tenerani, in particolare, fu significativa e lo vide partecipare alla realizzazione del sepolcro di Pio VIII in San Pietro, un'opera che testimonia la sua abilità nella scultura monumentale e la sua capacità di inserirsi in progetti di grande rilievo. Nonostante le opportunità che la capitale poteva offrire, Emidio decise di ritornare ad Ascoli Piceno nel 1844, dove si dedicò alla produzione di numerose opere per le chiese delle Marche. La sua scelta di tornare nella città natale rifletteva un desiderio di contribuire alla vita culturale e artistica locale, un impegno che lo vide partecipare attivamente alla decorazione del teatro Ventidio Basso, progettato da Ireneo Aleandri e concluso da Giovanni Battista Carducci. La sua opera non si limitò tuttavia alla scultura monumentale; Emidio fu anche un apprezzato ceramista, dedicandosi alla plasticatura di statuine e alla decorazione di maioliche, attività che lo collegano alla tradizione familiare. Le sue opere sono caratterizzate da una grande attenzione al dettaglio e da una profonda conoscenza delle tecniche scultoree, che gli permisero di esprimersi attraverso diversi materiali, come il marmo, la terracotta e il gesso. Tra i suoi lavori più noti, si ricordano il monumento funebre di G. Colucci nel Duomo di Fermo, realizzato insieme al fratello Giorgio, e diverse statuette raffiguranti figure religiose e allegoriche, che testimoniano la sua abilità nella realizzazione di opere di piccole dimensioni. La produzione artistica di Emidio Paci è adeguatamente rappresentata nel museo diocesano di Ascoli Piceno, dove è possibile ammirare alcune delle sue opere più significative. Queste non solo dimostrano la sua maestria tecnica, ma anche la sua capacità di interpretare e trasmettere i valori e le sensibilità del suo tempo, inserendosi in un dialogo continuo con la tradizione artistica italiana. Emidio Paci morì a Roma nel 1875, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua vita e il suo lavoro sono un esempio di dedizione all'arte e di profondo legame con la propria terra, che ha saputo valorizzare attraverso la sua creatività e il suo talento. La sua figura continua a essere oggetto di studio e ammirazione, rappresentando un importante capitolo nella storia dell'arte italiana dell'Ottocento.