La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Luigi Pagani ( Bergamo 1839 - Milano 1904 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Luigi Pagani, nato a Bergamo il 19 dicembre 1829, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del XIX secolo. Figlio di Bortolo e Barbara Monticelli, Pagani venne battezzato nella parrocchia di S. Alessandro in Colonna con il nome Amadio Luigi. La sua carriera artistica iniziò all'Accademia Carrara di Bergamo nel 1850, dove si iscrisse alle classi di disegno a figura. Due anni dopo, espose una serie di lavori in qualità di plasticatore e presentò una richiesta di ammissione alla classe di scultura per l'anno scolastico 1853-54. Tra il 1853 e il 1855, Pagani realizzò diverse opere scultoree per gli altari e il coro della chiesa di S. Anna a Bergamo. La sua presenza è documentata all'Accademia di belle arti di Brera a partire dal 1854, dove frequentò la scuola di scultura di Benedetto Cacciatori. Durante il primo anno di studi, vinse il premio Sanquirico per la Scuola degli elementi di figura e continuò a esporre le sue opere a Bergamo, ottenendo numerosi riconoscimenti. Nel 1861, Pagani vinse il primo premio del concorso di istituzione governativa per la scultura con il gesso "Gesù nell'orto", che è stato poi depositato alla Galleria di arte moderna di Milano. Nel 1864, gli fu commissionata la creazione di 14 bassorilievi in stucco per le Stazioni della Via Crucis nella cappella appena costruita della Santa Croce vicino al Duomo di Bergamo. Tra le sue opere più note vi è la statua in pietra di San Claudio per il Duomo di Milano, realizzata nel 1866, e un angelo monumentale per la chiesa di Caprino, oltre a quattro angeli per la chiesa delle Grazie di Bergamo nel 1867. Pagani espose anche all'Esposizione Universale di Parigi con "Il Povero Fornaretto" nel 1878. A partire dal 1870, intensificò la sua partecipazione a mostre in tutta Italia, a Milano, Napoli, Bergamo, ma anche all'estero, a Porto nel 1865, a Parigi nel 1867 e nel 1878, a Nizza all'Esposizione Internazionale nel 1884, e a Londra alla Royal Academy nel 1872 con le due sculture Selika e Nesuko, poi alla Royal Glasgow Institute nel 1876. Pagani rimase fedele alla sua regione nativa, esponendo sistematicamente al Salone di Brera ogni anno dal 1866 al 1876 e nuovamente dal 1879 al 1881. Fu nominato Cavaliere della Corona del Regno d'Italia nel 1880, divenne membro dell'Università di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo nel 1890 e fu membro onorario dell'Accademia di Milano fino al 1892. Riconosciuto come uno scultore accademico di grande talento, Luigi Pagani è uno dei migliori rappresentanti della scuola di Milano che seppe combinare una tecnica impeccabile con i soggetti classici richiesti dai suoi mecenati, mostrando tutto il suo talento come ritrattista e una reale attenzione al dettaglio. Tra le sue opere più significative vi sono i busti di Nelusko e Selika, personaggi principali dell'opera "L'Africaine" di Giacomo Meyerbeer, che dimostrano l'efficace uso della combinazione di bronzo e marmo, una tecnica popolare nella scultura italiana e francese della seconda metà del XIX secolo. La sua opera "La Gitana" è un altro esempio della sua abilità nel ritrarre figure con un realismo e un'espressività notevoli. Questo busto di giovane donna, con lo sguardo altero e i dettagli accurati degli accessori, appartiene a una collezione privata ed è firmato con la dicitura L. Pagani Milano. Luigi Pagani morì nel 1904, lasciando un'eredità di opere che continuano a essere apprezzate per la loro bellezza e maestria. Il suo contributo all'arte scultorea è stato riconosciuto e celebrato, e le sue opere sono esposte in importanti gallerie e collezioni, testimoniando la sua abilità e la sua importanza nel panorama artistico del suo tempo.