La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Carlo Panati ( Roma 19� secolo - Roma 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Carlo Panati, nato a Macerata nel 1850 e deceduto a Roma nel 1935, è stato uno scultore italiano la cui vita e opera si intrecciano strettamente con gli eventi storici e culturali dell'Italia post-unitaria. La sua formazione artistica iniziò all'Istituto d'arte di Roma, dove fu allievo dello scultore purista Rinaldo Rinaldi, figura di spicco dell'arte neoclassica italiana. Questo periodo di apprendistato segnò profondamente il giovane Panati, influenzando il suo stile e la sua visione artistica. La vita di Panati fu caratterizzata da un forte impegno civile e patriottico. Partecipò attivamente all'impresa garibaldina di Mentana nel 1867, un episodio chiave del Risorgimento italiano che vide i volontari guidati da Giuseppe Garibaldi opporsi alle truppe pontificie e francesi. Tre anni più tardi, nel 1870, fu coinvolto nella presa di Roma, evento che segnò la fine del potere temporale dei papi e l'annessione della città allo Stato italiano. Queste esperienze belliche non solo forgiarono il carattere di Panati ma influenzarono anche la sua produzione artistica, orientandola verso temi patriottici e celebrativi. Dopo aver compiuto la leva nel corpo dei Bersaglieri, Panati decise di restare nell'esercito, raggiungendo il grado di capitano. Questa scelta rifletteva il suo profondo senso del dovere e il suo attaccamento ai valori dell'unità e indipendenza italiana. Tuttavia, la sua passione per l'arte lo portò a perfezionarsi nello studio dello scultore Giulio Monteverde, uno dei maggiori esponenti del naturalismo nell'arte italiana. L'influenza di Monteverde fu determinante per lo sviluppo del linguaggio scultoreo di Panati, che iniziò a realizzare numerose opere di carattere celebrativo e funerario, sia a Roma che in altre città italiane. Le opere di Panati si distinguono per la capacità di coniugare il rigore formale ereditato dalla tradizione neoclassica con un'attenzione alla verosimiglianza e al dettaglio tipica del naturalismo. Tra i suoi lavori più noti vi sono monumenti dedicati a figure storiche e culturali italiane, che celebrano il contributo di queste personalità alla costruzione dell'identità nazionale. Un esempio significativo è il busto di Marsilio Ficino, situato nella Passeggiata del Pincio a Roma, che rende omaggio al filosofo rinascimentale e alla sua influenza sulla cultura umanistica. Panati si distinse anche per la realizzazione di monumenti funerari e commemorativi, come il monumento all'ammiraglio Simone Pacoret de Saint-Bon nel Cimitero del Verano a Roma, che testimonia la sua abilità nel rappresentare la dignità e il valore degli individui commemorati. Un altro esempio è il monumento a John Hawley Glover, che riflette l'interesse dell'artista per le figure che hanno contribuito alla storia e alla politica internazionale. La città di Macerata, luogo natale di Panati, ha riconosciuto il suo contributo all'arte e alla cultura dedicandogli una via, segno del legame indissolubile tra l'artista e la sua terra d'origine. Questo gesto sottolinea l'importanza di Panati non solo come scultore ma anche come figura emblematica del suo tempo, capace di interpretare e rappresentare attraverso la sua arte gli ideali e le aspirazioni della società italiana dell'epoca. In conclusione, la vita e l'opera di Carlo Panati rappresentano un capitolo significativo nella storia dell'arte italiana tra il XIX e il XX secolo. La sua produzione artistica, profondamente radicata nel contesto storico e culturale del suo tempo, continua a essere apprezzata per la sua capacità di coniugare valori estetici e impegno civile, testimoniando il ruolo dell'arte come strumento di riflessione e celebrazione dell'identità nazionale.