La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Modesto Parlatore ( Teramo 1856 - Roma 1912 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Modesto Parlatore nacque il 5 marzo 1849 a Orsogna, nella provincia di Chieti, Abruzzo, e morì il 6 marzo 1912 a Roma. Fu uno scultore e architetto italiano che lasciò un'impronta significativa nel panorama artistico tra il XIX e il XX secolo. La sua formazione artistica iniziò con un sostegno finanziario dalla città di Orsogna che gli permise di studiare a Roma, dove si iscrisse all'Istituto di Belle Arti sotto la guida del professore Tito Angelini. A Roma, Parlatore fu incoraggiato anche dal pittore Annibale Angelini, e si dedicò con passione sia alla scultura che all'architettura. Durante i suoi primi anni di carriera, Parlatore espose diverse opere, tra cui un busto di vedova, un busto di vecchio, un busto in bronzo del Re Umberto e uno del Generale Garibaldi. Nel 1877, vinse il primo premio per un'opera esposta all'Esposizione di Ginevra, in Svizzera. Sebbene avesse completato i progetti per monumenti mai realizzati dedicati a Garibaldi e a Quintino Sella, la sua opera "Ad comilia" raffigurante un giovane cittadino romano maschio fu effettivamente costruita. Parlatore lavorò anche come architetto in molti restauri e fece parte di commissioni per esaminare i progetti di monumenti, inclusa la commissione per valutare un monumento a Vittorio Emanuele II eretto a Spoleto. Tuttavia, la sua carriera subì un duro colpo quando denunciò la corruzione nel processo di selezione per un concorso, venendo di conseguenza escluso dalle commissioni ufficiali a Roma. Nel XXI secolo, una serie di opere e modelli di Parlatore donati alla sua provincia natale furono raccolti in un'annessione al Museo Orsognese Arte Musica, situato nella Torre Di Bene a Orsogna. Tra le sculture esposte vi sono quattro statue a grandezza naturale in stucco: "La Sorpresa", "Il Ravvedimento", "Il Fromboliere" e "Vir Plebeus Ad Forum"; un bassorilievo in stucco raffigurante "San Rocco tra gli appestati"; uno scudo araldico della città di Guardiagrele; e dieci mezzi busti in bronzo, stucco e terracotta. Parlatore scolpì anche una targa dedicata ai soldati italiani caduti durante la sottomissione dell'Etiopia nel XIX secolo (Monumento ai Caduti di Saati e Dogali, 1887), situata vicino alla chiesa di Santa Chiara di Lanciano. Uno dei suoi lavori più noti è il busto marmoreo di Gabriele Rossetti, inaugurato al Pincio a Roma il 4 novembre 1911. Questo riconoscimento non solo onorava il letterato e patriota vastese, ma rappresentava anche un orgoglio per la città di Orsogna, dimostrando l'abilità e il talento di Parlatore come scultore. Il busto di Rossetti si trova tra le sculture di altri grandi artisti, letterati e scienziati che hanno segnato la storia dell'Italia, in uno degli angoli più belli e suggestivi di Roma. La sua opera "Plebeo al Foro" (Ad comitia), una scultura in bronzo realizzata nel 1896, rappresenta un ritratto di plebeo a figura intera e dimostra la sua abilità nel catturare l'essenza e la dignità delle figure storiche. Questa scultura è conservata presso il Palazzo delle Belle Arti a Roma. Nonostante le difficoltà incontrate nella sua carriera, Modesto Parlatore continuò a coltivare la sua passione per la scultura, lasciando un'eredità di opere che continuano a essere apprezzate e studiate. La sua vita e il suo lavoro riflettono la dedizione e l'impegno verso l'arte, nonostante le avversità e gli ostacoli incontrati lungo il suo percorso.