La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Domenico Passarin ( Bassano del Grappa 1802 - Venezia 1867 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Domenico Passarin è stato uno scultore italiano del XIX secolo, nato a Bassano del Grappa nel 1802 e deceduto a Venezia nel 1867. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di grande fermento culturale e artistico in Italia, caratterizzato dalla transizione tra il Neoclassicismo e il Romanticismo. Passarin iniziò la sua formazione artistica nella sua città natale, Bassano del Grappa, dove le prime influenze furono quelle dell'arte veneta e delle opere di Canova, che dominavano il panorama artistico dell'epoca. La sua educazione artistica proseguì probabilmente a Venezia, un importante centro per lo studio delle belle arti, dove avrebbe potuto entrare in contatto con i maggiori esponenti dell'arte e della scultura del tempo. Durante la sua carriera, Passarin si distinse per la realizzazione di busti e ritratti scultorei, che riflettevano la sua abilità nel catturare non solo le somiglianze fisiche dei suoi soggetti, ma anche la loro personalità e il loro spirito. Questa capacità di rappresentare il carattere individuale era una qualità molto apprezzata nell'arte del ritratto dell'epoca. Tra le sue opere più note, si ricorda il busto ritratto di Gaetano Fasoli, che testimonia la sua maestria nel modellare i tratti somatici e nel conferire al soggetto un'espressione vivida e penetrante. Altre opere attribuite a Passarin includono il busto ritratto di Francesco Vanzo e il busto ritratto di don Marco Cremona, entrambi esempi della sua abilità nel genere del ritratto scultoreo. Passarin fu attivo in un periodo in cui l'Italia stava attraversando profondi cambiamenti politici e sociali, con il Risorgimento che portava alla formazione dello stato nazionale italiano. In questo contesto, l'arte e la scultura avevano un ruolo significativo nel definire l'identità culturale del paese. Gli artisti erano spesso chiamati a contribuire alla creazione di simboli e monumenti che potessero incarnare gli ideali e le aspirazioni della nazione nascente. Nonostante la sua abilità e il suo contributo all'arte del suo tempo, Domenico Passarin non è una figura così conosciuta come altri suoi contemporanei. Questo può essere dovuto in parte alla natura stessa del suo lavoro, focalizzato sul ritratto scultoreo, un genere che spesso non riceve la stessa attenzione di opere più grandi e pubbliche come monumenti o sculture architettoniche. Tuttavia, la sua opera rimane un esempio significativo dell'arte scultorea del XIX secolo in Italia, e le sue sculture sono preziose per la comprensione dello sviluppo dell'arte del ritratto in quel periodo. Le sue sculture sono conservate in varie collezioni e musei, dove continuano a essere apprezzate per la loro qualità artistica e per il loro valore storico. La vita e l'opera di Domenico Passarin riflettono l'importanza dell'arte scultorea nell'Italia del XIX secolo e il ruolo degli artisti nel plasmare l'identità culturale di un paese in un momento cruciale della sua storia. Nonostante non sia tra i nomi più celebri dell'arte italiana, il suo contributo rimane un tassello importante nel mosaico dell'arte scultorea dell'epoca.