La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Raffaele Patrone ( Napoli 1845 - 1912 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Raffaele Patrone, nato a Napoli il 6 febbraio 1845, è stato uno scultore italiano la cui vita e opera si sono intrecciate strettamente con la storia artistica e culturale del suo tempo. La sua formazione artistica iniziò presso l'Istituto di Belle Arti di Napoli, dove si distinse vincendo per tre volte il primo premio nei concorsi organizzati dall'istituto. Questi successi gli valsero una borsa di studio per perfezionarsi a Firenze, città in cui si trasferì nel 1869, e dove avrebbe poi sviluppato gran parte della sua carriera artistica. Durante il suo soggiorno fiorentino, Patrone realizzò opere di notevole importanza, tra cui spiccano la statua in stucco di Galileo e il busto di Paolo Emilio Imbriani, importante statista napoletano attivo durante il periodo napoleonico e borbonico. Quest'ultimo fu collocato nella sala del Consiglio Provinciale di Napoli, segno dell'apprezzamento e del riconoscimento che Patrone riceveva già in vita. Un altro lavoro degno di nota è il busto in bronzo di Giorgio Imbriani, figlio di Paolo, che morì combattendo al fianco di Garibaldi e dell'Esercito dei Vosgi in Francia nel 1870. Questa opera fu esposta a Milano nel 1881, consolidando ulteriormente la reputazione di Patrone come scultore di talento. Tra le sue opere più significative si annoverano anche le statue del Generale Duca di Sangro e del Generale Duca di San Vito, realizzate per la Cattedrale di Gaeta. Questi lavori, insieme alla statua del Cardinale Sisto Riario Sforza trovata nella Cattedrale di Napoli, dimostrano la versatilità di Patrone e la sua capacità di lavorare su commissione per importanti istituzioni religiose, creando opere che ancora oggi sono apprezzate per la loro bellezza e maestria. Patrone fu anche un apprezzato docente, diventando professore associato e poi onorario presso l'Istituto di Belle Arti di Napoli. Questo ruolo gli permise di influenzare le generazioni future di artisti, trasmettendo loro non solo le tecniche scultoree, ma anche la passione per l'arte che lo aveva guidato lungo tutto il corso della sua vita. La sua abilità fu riconosciuta anche attraverso numerosi premi e riconoscimenti, tra cui la medaglia d'argento per il disegno all'Esposizione del 1859. Questi successi non fecero altro che consolidare la sua reputazione come uno degli scultori più talentuosi e rispettati del suo tempo. Nonostante la sua morte, la data della quale non è chiaramente documentata, l'eredità di Raffaele Patrone continua a vivere attraverso le sue opere. Queste non solo adornano ancora oggi gli spazi pubblici e le istituzioni religiose per cui furono create, ma continuano anche a essere studiate e ammirate da studiosi, studenti e appassionati d'arte, testimoniando l'impatto duraturo che Patrone ha avuto sul mondo dell'arte italiana. La vita e l'opera di Raffaele Patrone sono esempi emblematici dell'importanza dell'arte nella società e della capacità degli artisti di lasciare un segno indelebile attraverso la loro creatività e maestria. La sua storia è quella di un artista che, attraverso il duro lavoro, il talento e la dedizione, è riuscito a superare le sfide del suo tempo, contribuendo in modo significativo al patrimonio culturale italiano.