La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Renato Peduzzi ( Ramponio 1839 - Milano 1884 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Renato Peduzzi, nato nel 1839 a Ramponio, una piccola località nella provincia di Como, e deceduto il 19 luglio 1884 a Milano, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del XIX secolo, nonostante la sua vita sia stata relativamente breve. La sua opera si colloca nel contesto dell'arte italiana post-risorgimentale, un periodo caratterizzato da un fervente nazionalismo e da un rinnovato interesse per l'arte e la cultura come mezzi per forgiare un'identità nazionale unificata. Peduzzi ha trascorso la maggior parte della sua vita a Milano, città che all'epoca era un vivace centro culturale e artistico. Qui, ha partecipato attivamente alla vita artistica cittadina, competendo in numerose esposizioni e ottenendo premi e riconoscimenti per il suo lavoro. La sua formazione artistica, tuttavia, rimane avvolta in un certo mistero, poiché le fonti disponibili non forniscono dettagli specifici sui suoi studi o sui suoi maestri. Nonostante ciò, il suo talento è indiscutibile, come dimostrano le opere che ci ha lasciato. Tra le sue opere più note, si ricorda "Ragazza con la corda", una scultura in bronzo che rivela la sua abilità nel catturare la grazia e l'innocenza della giovinezza. Quest'opera, firmata alla base, proviene da una collezione privata e misura 58 cm in altezza, 26 cm in lunghezza e 18,5 cm in profondità. La scultura è un esempio emblematico dello stile di Peduzzi, che combinava realismo e sensibilità nei confronti dei suoi soggetti. Peduzzi ha partecipato a numerose esposizioni importanti in Italia, inviando opere a Parma, Milano, Napoli, Torino e Roma. Tra le sue opere esposte, si annoverano: una statuetta in marmo intitolata "Primavera" inviata a Parma nel 1870; un gruppo scultoreo per una fontana denominato "La pesca" e "Il fanciullo che si trastulla con un cigno" a Milano nel 1872; "I primi salti" a Napoli nel 1877; "Conseguenze della guerra" e "Berenice" a Torino nel 1880; un "Ritratto per monumento funebre" a Milano nel 1883; e "L'affarista a Trastullo infantile" a Roma, sempre nel 1883. La sua "Berenice" fu inoltre esposta all'Esposizione Internazionale di Filadelfia nel 1876, testimoniando il riconoscimento internazionale del suo lavoro. Nonostante la sua carriera sia stata relativamente breve, Peduzzi ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico italiano del XIX secolo. La sua capacità di esprimere delicatezza emotiva e precisione formale nelle sue sculture lo ha reso un artista apprezzato sia dai contemporanei che dai critici successivi. Le sue opere sono conservate in collezioni private e pubbliche, continuando a testimoniare il suo contributo all'arte scultorea italiana. La vita e l'opera di Renato Peduzzi riflettono l'energia e la creatività di un periodo di grande fermento culturale in Italia. Sebbene la sua vita sia stata breve, il suo lascito artistico continua a essere celebrato per la sua capacità di catturare la bellezza e la complessità dell'esperienza umana attraverso la scultura. La sua opera rimane un punto di riferimento importante per gli studiosi dell'arte italiana del XIX secolo e continua a incantare coloro che hanno la fortuna di ammirarla.