La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Attilio Perducca ( Genova 1893 - 1962 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Attilio Perducca fu uno scultore italiano che visse tra la fine del XIX secolo e la metà del XX secolo. Nato a Milano nel 1898, Perducca si formò inizialmente nella bottega del padre, che era un cesellatore, un mestiere che richiede grande precisione e attenzione ai dettagli, qualità che Attilio avrebbe poi portato nella sua arte scultorea. Dopo il suo apprendistato, Perducca decise di approfondire i suoi studi iscrivendosi all'Accademia Ligustica di Belle Arti. La sua dedizione e il suo talento gli valsero il riconoscimento come accademico di merito nel 1936, un titolo che testimonia la sua abilità e il suo contributo all'arte scultorea. La carriera espositiva di Perducca iniziò presto, con la sua prima mostra alla Promotrice genovese nel 1915, dove presentò l'opera in gesso "Dies Irae". Due anni dopo, nel 1917, espose nuovamente con un'altra opera in gesso raffigurante Cesare Battisti, un patriota italiano, che dimostra il suo interesse per i temi storici e patriottici. Continuò a esporre saltuariamente alle principali rassegne locali, tra cui le Promotrici successive, le Sindacali e le Sindacali Provinciali, fino al 1944. Nel corso della sua carriera, Perducca partecipò anche a eventi di rilievo nazionale come la Biennale di Venezia del 1924 e la Mostra delle Arti Decorative di Monza nel 1925. Queste partecipazioni gli permisero di guadagnare visibilità e apprezzamento anche al di fuori della sua regione di origine. Il suo stile scultoreo si mosse tra inclinazioni tardo-liberty e simboliste, con una certa adesione al classicismo accademico. Tuttavia, non riuscì mai a staccarsi completamente dalla retorica imposta dall'ufficialità del regime fascista dell'epoca, che influenzò molti artisti italiani. Nonostante ciò, la sua opera si distingue per la capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti, che spaziavano dai ritratti a monumenti funerari e celebrativi. Tra le sue opere più note, si ricorda il "Gladio d’onore offerto a Mussolini dai fascisti genovesi", esposto nel 1924, che riflette il contesto politico del tempo. Altre opere significative includono "Donna che si pettina" in marmo (1926), "Ritratto d’eroe" (1932), "Testa di fanciullo" (1932) e "Conchita" (1944). Inoltre, nel 1935 partecipò alla rassegna di Genova "Sogni di madre" e nel 1940 alla Mostra dell’Arte del mare a Genova con l'opera "Attesa di pescatori durante il fortunale". Perducca fu anche un apprezzato medaglista, una disciplina che richiede una particolare attenzione al dettaglio e alla composizione in piccola scala. Questa abilità riflette la sua formazione iniziale e la sua capacità di lavorare con precisione su materiali diversi. Le sue sculture si possono ammirare in luoghi pubblici e collezioni private, tra cui il Cimitero di Staglieno a Genova, dove si trova la Tomba Nitopi, e nella Mitchell Wolfson Jr. Collection. Queste opere sono testimonianza della sua abilità nel catturare non solo l'aspetto fisico dei soggetti, ma anche il loro spirito e il loro carattere. Attilio Perducca morì a Genova nel 1962, lasciando un'eredità di opere che continuano a essere studiate e apprezzate per la loro qualità artistica e per il loro valore storico e culturale. La sua vita e il suo lavoro sono esempi dell'arte scultorea italiana del primo Novecento, un periodo di grandi cambiamenti e di intensa espressione artistica.