La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Bartolomeo Pinelli ( Roma 1781 - 1835 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Bartolomeo Pinelli, nato il 20 novembre 1781 a Roma, nel caratteristico quartiere di Trastevere, è stato un artista poliedrico italiano, noto principalmente come incisore e illustratore, ma anche come pittore e scultore. Figlio di un modesto artigiano che modellava statue religiose, Pinelli dimostrò fin da bambino un notevole talento artistico, iniziando a modellare la creta nella bottega paterna. La sua formazione artistica prese avvio a Bologna, dove la famiglia si trasferì a causa dei debiti del padre, e proseguì poi all'Accademia di San Luca a Roma. Durante la sua carriera, Pinelli divenne noto per le sue illustrazioni che ritraevano i costumi degli italiani, le grandi poesie epiche e numerosi altri soggetti, tra cui scene di vita quotidiana romana e napoletana. Le sue opere furono apprezzate non solo in Italia ma anche all'estero, in particolare dagli inglesi in visita durante il Grand Tour, che spesso acquistavano le lastre dalle quali erano stampate le sue incisioni. Pinelli realizzò album con scene di vita quotidiana romana per lo stesso pubblico, come "Raccolta di costumi pittoreschi", "Costumi e usanze di Roma e Napoli", entrambi pubblicati nel 1809, e "Vedute pittoresche di Tivoli". Nonostante le sue umili origini, Pinelli riuscì a diventare un incisore popolare, illustrando opere di famosi poeti come Virgilio, Dante, Torquato Tasso, Pietro Aretino e Miguel de Cervantes. Queste opere dimostrano la capacità di Pinelli di comprendere gli interessi del suo pubblico. Sebbene non fosse un artista estremamente abile, i suoi soggetti vivaci e genuini gli valsero molti ammiratori artistici, tra cui il genio romantico francese Eugène Delacroix. Oltre alla sua attività di incisore, Pinelli esplorò anche la scultura e la pittura, realizzando una serie di freschi per chiese a Roma che raffiguravano soggetti religiosi come l'Annunciazione. La sua opera fu prodigiosa per quantità e varietà, e il successo commerciale delle sue opere ne determinò la dispersione in collezioni private e musei in tutto il mondo. Pinelli era noto per le sue bizzarrie personali: girovagando per Roma, sempre in compagnia di due grossi cani, faceva scherzi pesanti e, la sera, si dilettava nei giochi più in voga nella Roma papalina. Questo aspetto della sua personalità emergeva anche nelle sue opere, che spesso ritraevano scene della vita contadina e popolare con una vivacità e una naturalezza che pochi artisti del suo tempo riuscivano a eguagliare. La sua produzione artistica includeva anche temi epici, come "Achille trascina il corpo di Ettore", e una serie di stampe sulla "Storia del Brigante Decapitito", che illustra l'attenzione di Pinelli per i racconti popolari. Questo particolare lavoro evidenzia l'attenzione che Pinelli dedicava ai racconti popolari, dimostrando la sua capacità di catturare l'essenza della cultura e delle tradizioni italiane. Bartolomeo Pinelli morì povero il 1° aprile 1835, lasciando un'eredità artistica che continua a essere apprezzata per la sua capacità di catturare l'essenza della vita italiana del suo tempo. La sua opera è un prezioso documento storico e culturale che offre uno sguardo unico sulla società italiana dell'epoca, rendendo Pinelli una figura indimenticabile nel panorama artistico del XIX secolo.