La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Umberto Pinzauti ( Firenze 1886 - 1960 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Umberto Pinzauti, nato a Firenze il 14 maggio 1886 e deceduto a Ravenna il 15 gennaio 1960, è stato un artista poliedrico che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano, specialmente nel campo della scultura. La sua formazione artistica iniziò presso l'Istituto di Belle Arti di Lucca sotto la guida di Arnaldo Fazzi, dove si distinse per il suo talento e la sua dedizione all'arte. Durante gli anni della sua formazione, Pinzauti sviluppò una profonda comprensione delle tecniche scultoree, che gli permise di esprimere la sua visione artistica attraverso opere di notevole impatto emotivo e tecnico. La carriera di Pinzauti fu segnata da una serie di successi e riconoscimenti che testimoniano la sua abilità e il suo contributo al mondo dell'arte. Già poco più che ventenne, partecipò alla VII Biennale di Venezia con un autoritratto in gesso, dimostrando la sua precoce maturità artistica. Inoltre, il suo impegno durante la prima guerra mondiale, come dimostrano i numerosi monumenti ai caduti da lui scolpiti per molte città italiane, riflette la sua capacità di coniugare l'arte con la memoria storica e il senso di comunità. Per oltre trent'anni, Pinzauti fu titolare della cattedra di scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Ravenna, dove insegnò fino al 1958. In questo ruolo, offrì ai suoi allievi non solo la sua vasta esperienza artistica ma anche una profonda cultura, contribuendo alla formazione di generazioni di artisti. Tra i suoi studenti si distinse Giannantonio Bucci, segno della capacità di Pinzauti di ispirare e guidare i giovani talenti. Le opere di Pinzauti sono caratterizzate da una grande varietà di stili e tecniche, che spaziano dalla scultura in bronzo e marmo alla decorazione e all'incisione. Tra le sue realizzazioni più note, si ricordano i bassorilievi marmorei "La Fama e la Gloria" che ornano l'ex Palazzo dei mutilati e invalidi di guerra in Piazza Kennedy a Ravenna, e il bassorilievo in marmo e mosaico "Ravenna Felix" nella sala del Consiglio comunale di Ravenna. Queste opere, insieme a molte altre, testimoniano la sua abilità nel catturare l'essenza della figura umana e nel trasmettere emozioni profonde attraverso il linguaggio della scultura. Pinzauti fu anche un apprezzato scultore di monumenti funebri e commemorativi, come dimostrano le sue numerose opere presenti nei cimiteri e nelle piazze italiane. La sua capacità di interpretare il dolore e la memoria collettiva attraverso l'arte lo ha reso un punto di riferimento per la scultura funeraria e commemorativa del XX secolo. La sua arte non si limitò alla scultura tradizionale; Pinzauti esplorò anche il campo della decorazione e del design, come dimostra il vaso in bronzo "Ben venga primavera...", dove la sensualità delle linee e delle pose delle figure in altorilievo dialoga con i celebri versi di Poliziano. Questa opera riflette l'interesse dell'artista per il dialogo tra arte e letteratura, e la sua capacità di fondere insieme diverse forme espressive. La città di Ravenna, riconoscente per il suo contributo come insegnante e artista, gli ha dedicato un giardino pubblico, segno del profondo legame tra Pinzauti e la comunità ravennate. La sua eredità artistica continua a vivere attraverso le sue opere e gli artisti che ha formato, rendendo Umberto Pinzauti una figura centrale nella storia dell'arte italiana del XX secolo.