La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Angelo Pizzi ( Milano 1775 - Venezia 1819 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Angelo Pizzi fu uno scultore italiano che visse durante il periodo neoclassico, nato a Milano il 23 dicembre 1775 e morto a Venezia il 23 marzo 1819. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un'epoca di grandi cambiamenti artistici e culturali, segnata dalla transizione dal Barocco al Neoclassicismo e dalle vicende storiche legate all'ascesa e alla caduta di Napoleone Bonaparte. Pizzi iniziò la sua formazione artistica sotto la guida di Giuseppe Franchi, un noto scultore dell'epoca, presso l'Accademia di Belle Arti di Milano. Questo apprendistato gli permise di affinare le sue abilità nella modellazione della creta e nella scultura del marmo, due tecniche che avrebbe poi utilizzato con maestria nelle sue opere. La sua carriera prese una svolta significativa quando, nel 1792, iniziò a distaccarsi dallo stile tardobarocco per avvicinarsi alle forme neoclassiche, influenzato dalla collaborazione e dall'amicizia con il pittore Andrea Appiani. Nel 1787, all'età di soli 12 anni, Pizzi fece domanda per essere ammesso tra gli scultori della Fabbriceria del Duomo di Milano, superando una prova di ammissione due anni dopo. Questo incarico gli permise di lavorare ai ventidue rilievi della facciata del Duomo, e a lui fu affidato il rilievo raffigurante il Sogno di Giacobbe. Tuttavia, la sua lentezza nel completare l'opera fu causata da una malattia che lo affliggeva già da diversi mesi. Nel 1803, Pizzi fece domanda per ottenere il posto di professore di scultura all'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove fu nominato nel 1804. Insieme al professore di architettura Paolo Bargigli, si impegnò a risollevare le sorti dell'Accademia, in particolare della scuola di scultura. Tra le prime iniziative, Pizzi prese contatto con Antonio Canova, chiedendo la spedizione di alcuni calchi in gesso delle opere antiche più famose, adatte per l'insegnamento ai giovani artisti. Nel 1807, Pizzi si trasferì a Venezia, dove divenne professore all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Durante il suo periodo veneziano, realizzò una delle sue opere più note: un modello per una statua colossale di Napoleone, che oggi si trova presso l'Accademia di Brera. La statua raffigura Napoleone come un imperatore romano nudo, con una corona d'alloro e una lancia, con un drappo gettato sulla spalla. Questa opera riflette l'ammirazione che l'epoca neoclassica nutriva per l'antichità classica e la sua capacità di utilizzare l'arte per celebrare i grandi uomini e gli eroi. Pizzi completò anche le statue dei Santi Matteo e Simone per il Duomo di Milano e fu attivo nella decorazione di altre chiese, come la chiesa dei Santi Apostoli a Venezia, dove realizzò un busto. La sua ultima opera completata fu il Monumento a Giuseppe Mangilli, situato nella chiesa dei Santi Apostoli. La morte di Pizzi avvenne prematuramente all'età di 43 anni, a Venezia, il 23 marzo 1819. Nonostante la sua vita fosse stata segnata da problemi di salute, lasciò un'impronta significativa nel mondo dell'arte, contribuendo alla diffusione dello stile neoclassico in Italia. Le sue opere sono caratterizzate da una forte attenzione alla forma, alla proporzione e all'ideale di bellezza classica, elementi che lo rendono una figura di spicco nel panorama artistico del suo tempo. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e apprezzata anche dopo la sua morte, come dimostra la presenza delle sue opere in collezioni pubbliche e private e la loro vendita in aste prestigiose. La figura di Angelo Pizzi rimane un esempio di dedizione e talento nell'arte della scultura, e il suo contributo continua a essere studiato e ammirato dagli appassionati di arte neoclassica.