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Egidio Pozzi fu uno scultore italiano attivo principalmente nella seconda metà del XIX secolo, la cui opera si distingue per la profondità emotiva e la maestria tecnica. Nato a Milano, Pozzi visse in un'epoca di grandi cambiamenti sociali e politici, che influenzarono profondamente la sua arte. La sua carriera artistica è segnata da importanti contributi al panorama scultoreo italiano, con opere che spaziano dalla statuaria monumentale alle sculture più intime e personali. Nel 1880, Pozzi partecipò alla IV Esposizione Nazionale della Società Promotrice di Belle Arti di Torino, presentando la scultura in marmo "Byron medita i pezzi più acconci per l'affrancamento della Grecia". Quest'opera riflette l'interesse dell'artista per le figure storiche e letterarie, nonché il suo impegno verso temi di libertà e indipendenza. Nella stessa esposizione, presentò anche tre sculture in gesso e due in marmo, "Byron" e "L'amico importuno", dimostrando la sua versatilità e la capacità di lavorare con materiali diversi. Tra le sue opere più note, vi sono il "Busto muliebre", "Bambino" e "Studio ili tesici", oltre a ritratti di personaggi illustri come Lord Byron, che Pozzi ritrasse meditando sui mezzi per ottenere la libertà della Grecia. Quest'ultimo fu esposto nel 1880 a Torino e nel 1881 a Milano, riscuotendo grande interesse. Pozzi realizzò anche il monumento iniziale ad Alberto da Giussano, eretto nel 1876 a Legnano. Questa statua fu in seguito sostituita da una più dinamica di Enrico Butti, ma il contributo di Pozzi rimane un esempio significativo del suo lavoro monumentale. Nel 1884, Pozzi progettò una statua per onorare Giuseppe Garibaldi a Pavia, dimostrando ancora una volta il suo impegno nei confronti delle figure chiave del Risorgimento italiano. Progettò inoltre l'Ossario e il Monumento ai Caduti durante la Battaglia del 20 maggio 1859, situato nel Cimitero di Montebello, Lombardia. Queste opere evidenziano la capacità di Pozzi di combinare il rispetto per la storia con una profonda sensibilità artistica. Alle Esposizioni di Belle Arti di Brera del 1875, Pozzi presentò la statua di Lord Byron, e nel 1879 il settimanale milanese "Museo di Famiglia" gli dedicò un servizio per questa scultura, sottolineando la sua reputazione come scultore di talento. Nel 1881, all'Esposizione nazionale di Milano, figurò con le sculture di Byron, Shakespeare e Dickens, confermando il suo interesse per la cultura letteraria. Il 20 maggio 1882, Pozzi inaugurò a Montebello, nella provincia di Pavia, il Monumento ai Caduti nella Battaglia di Montebello del 1859. Quest'opera, alta 13 metri e 60 e rivestita di pietra di Verona, è sormontata da una statua colossale dell'Italia, dimostrando la maestria di Pozzi nella creazione di monumenti commemorativi. Nel 1884, eseguì il monumento a Giuseppe Garibaldi, collocato in piazza Castello a Pavia, un'opera che consiste in uno scoglio raffigurante l'isola di Caprera, sopra il quale s'innalza la statua in bronzo di un Garibaldi dallo sguardo fiero. Questo monumento, inaugurato con grande manifestazione popolare, è adornato di varie allegorie, tra cui la Vittoria che spezza le catene della schiavitù e il Leone che rappresenta la forza del popolo. Egidio Pozzi, attraverso la sua arte, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della scultura italiana, celebrando non solo la bellezza estetica ma anche i valori di libertà e indipendenza che hanno caratterizzato l'Italia del suo tempo. La sua opera continua a essere apprezzata per la profondità emotiva e la precisione tecnica, testimoniando il suo talento e la sua dedizione all'arte della scultura.