La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Massimiliano Putti ( Bologna 1809 - 1890 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Massimiliano Putti fu uno scultore italiano di rilievo, attivo principalmente nel XIX secolo, il cui lavoro si inserisce nel contesto del Neoclassicismo e del Purismo. Nato a Bologna nel 1809, Massimiliano era figlio di Giovanni Putti, anch'egli scultore, da cui apprese i primi rudimenti dell'arte scultorea. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida del padre e proseguì presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ebbe come professore Giacomo De Maria, noto esponente del Neoclassicismo bolognese. Durante i suoi anni di formazione, Massimiliano Putti si distinse per il suo talento e la sua abilità nella scultura, tanto da vincere nel 1840 il Grande premio di scultura ai Concorsi Curlandesi con l'opera "Morte di Patroclo". Questo riconoscimento gli conferì prestigio e gli aprì le porte a numerose commissioni. La sua carriera artistica fu strettamente legata alla città di Bologna e in particolare al cimitero della Certosa di Bologna, dove realizzò molte delle sue opere più significative. Le opere di Massimiliano Putti si possono ammirare nei vari ambienti del cimitero Comunale della Certosa di Bologna, trasformati in sepolcreti fin dai primi anni del XIX secolo. Tra i suoi lavori più noti, si annoverano una trentina di lavori funerari, tra cui medaglioni, busti ritratto e opere di ornato, e una decina di veri e propri monumenti. Uno dei suoi capolavori è il monumento a Giuseppe Minghetti, realizzato nel 1868 e situato nella Sala del Colombario della Certosa. Putti si conformò allo stile neoclassico di moda a Bologna fino alla metà del secolo, ma a partire dagli anni '40, in seguito a un viaggio a Roma, iniziò a mostrare una transizione artistica che lo avvicinò al Purismo. Questo cambiamento si riflette nel ritratto naturalistico del defunto che caratterizza alcune delle sue opere, evidenziando una transizione verso un realismo più marcato. Nel corso della sua carriera, collaborò anche alla realizzazione di monumenti progettati da altri artisti, eseguendo per esempio il basamento per il monumento Ferreris, realizzato da Giovanni Putti nel 1818 su disegno dell'architetto Angelo Venturoli. La sua abilità nel trattare i materiali e la sua sensibilità artistica gli permisero di eseguire opere di grande impatto emotivo e di fine esecuzione tecnica. Massimiliano Putti operò con intenti realistici, come testimoniato dal busto raffigurante Ugo Bassi, realizzato in gesso per l'esposizione regionale tenutasi a Bologna nel 1888 e conservato presso il Museo del Risorgimento. Questo busto, insieme ad altri ritratti di uomini illustri del Pantheon bolognese, mostra la sua capacità di catturare l'essenza dei soggetti ritratti con un approccio descrittivo e naturalistico. Tra le sue opere più note, si ricorda anche il monumento all'architetto Leandro Marconi, professore all'Accademia di Belle Arti di Bologna, databile intorno agli anni '40 e situato nel Colombario. Altre opere significative includono i medaglioni dei pittori Napoleone Angiolini e Alessandro Morelli, che dimostrano la sua abilità nel ritratto e la sua adesione allo stile purista. Massimiliano Putti morì a Bologna nel 1890, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera è un esempio significativo dell'arte scultorea del suo tempo, che ha saputo coniugare la tradizione neoclassica con le nuove tendenze realiste e puriste. Il suo contributo all'arte scultorea è ancora oggi apprezzato e studiato, e le sue opere continuano a essere un punto di riferimento per la storia dell'arte bolognese e italiana.