La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Vincenzo Ramaschiello ( Roma 19� secolo - Roma 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Vincenzo Ramaschiello è un nome che, sebbene non sia tra i più noti nel vasto panorama dell'arte scultorea italiana, merita di essere ricordato per il suo contributo nel campo della scultura durante il diciannovesimo secolo. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di grande fermento artistico in Italia, un'epoca in cui l'arte iniziava a esplorare nuove forme espressive e a riflettere i cambiamenti sociali e politici del tempo. Nato a Napoli, Vincenzo Ramaschiello ha vissuto in un'epoca in cui l'Italia stava attraversando profonde trasformazioni. Il Risorgimento, il movimento per l'unificazione italiana, stava infiammando gli animi e influenzando anche il mondo dell'arte. In questo contesto, molti artisti si sono trovati a riflettere nelle loro opere gli ideali di libertà e indipendenza che animavano il paese. Sebbene non ci siano molte informazioni dettagliate sulla sua formazione artistica, è probabile che Ramaschiello abbia ricevuto un'educazione classica nell'arte della scultura, seguendo il percorso di molti suoi contemporanei che si formavano nelle accademie d'arte italiane, luoghi di grande fermento culturale e artistico. La sua attività è documentata principalmente nella prima metà del diciannovesimo secolo, periodo in cui era attivo a Parma. Questa città, con la sua ricca storia artistica e la presenza di importanti collezioni d'arte, offriva un ambiente stimolante per un artista in formazione. Parma era un luogo dove l'influenza del Rinascimento ancora si faceva sentire e dove l'arte barocca aveva lasciato importanti testimonianze, creando un contesto in cui la tradizione e l'innovazione si incontravano. Nonostante la scarsità di informazioni specifiche sulle sue opere, è possibile ipotizzare che Ramaschiello abbia lavorato sia su commissione che su progetti personali, come era consuetudine per gli artisti del suo tempo. La scultura dell'epoca era caratterizzata da un forte interesse per il realismo e per la rappresentazione accurata del corpo umano, influenze che si riflettono nell'arte neoclassica e che probabilmente hanno influenzato anche Ramaschiello. Inoltre, l'interesse per i temi storici e mitologici, tipico del neoclassicismo, potrebbe aver trovato spazio nelle sue creazioni. La sua presenza nel catalogo dell'Esposizione di belle arti in Roma del 1883 testimonia il riconoscimento del suo lavoro nel contesto artistico dell'epoca. Queste esposizioni erano importanti vetrine per gli artisti, che avevano l'opportunità di presentare le loro opere a un pubblico più ampio e di confrontarsi con i colleghi. La partecipazione a eventi di questo tipo era un segno del valore attribuito alla sua opera nel panorama artistico italiano. Nonostante le difficoltà nel ricostruire una biografia dettagliata di Vincenzo Ramaschiello a causa della limitata disponibilità di fonti, il suo nome rimane legato a un periodo di grande vitalità per l'arte italiana. La sua opera si inserisce in un contesto in cui la scultura stava esplorando nuove possibilità espressive, contribuendo a definire l'identità culturale dell'Italia in un momento cruciale della sua storia. In conclusione, Vincenzo Ramaschiello rappresenta una figura di interesse nel panorama della scultura italiana del diciannovesimo secolo. Sebbene le informazioni su di lui siano frammentarie, la sua inclusione in documenti dell'epoca come l'Esposizione di belle arti in Roma del 1883 testimonia il suo contributo al mondo dell'arte. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di transizione e di ricerca artistica, riflettendo le tensioni e le aspirazioni di un'epoca in cui l'Italia stava cercando la sua identità nazionale attraverso l'arte e la cultura.