La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Michele Ramognino ( Varazze 1826 - Genova 1881 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Michele Ramognino, nato a Varazze il 22 maggio 1821 e deceduto a Genova nel 1881, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del XIX secolo, specialmente nella regione della Liguria. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di grande fermento culturale e artistico, caratterizzato dalla transizione tra il Neoclassicismo e il Romanticismo, fino all'affermazione del Realismo. Ramognino si distingue per la sua adesione al realismo moderato, una corrente che cercava di rappresentare la realtà senza idealizzazioni, ma con un certo grado di naturalismo. Questo approccio si riflette nelle sue opere, che spaziano dalla scultura religiosa a quella funeraria, fino ai ritratti, dimostrando una versatilità e una maestria nella lavorazione del marmo che lo hanno reso uno degli scultori più apprezzati del suo tempo. Nonostante la sua morte nel 1881, Ramognino ha lasciato un'eredità artistica di grande valore, testimoniata dalle numerose opere conservate in varie località, soprattutto a Genova. Tra queste, spiccano le statue dei santi Ambrogio e Andrea, collocate sulla facciata della Chiesa del Gesù in piazza Matteotti, a lato del Palazzo Ducale di Genova. Queste opere, realizzate con grande maestria, dimostrano la capacità di Ramognino di conferire alle figure una presenza quasi tangibile, grazie alla sua abilità nel rendere i dettagli e le espressioni. Un altro esempio significativo del suo talento è il gruppo marmoreo rappresentante Cristo con la Croce, la Vergine che intercede per la città e l'Angelo che ripone la spada, situato nel Santuario della Madonna della Croce di Castagnabuona. Quest'opera, oltre a essere un capolavoro di scultura, è anche un simbolo della devozione e della fede della comunità locale, che ha visto in Ramognino non solo un artista, ma anche un interprete sensibile delle proprie tradizioni e valori spirituali. La sua opera "Ritratto di Donna", conservata nella Galleria di Arte Moderna di Genova, e il "Ritratto di Uomo" all'interno dell'Albergo dei Poveri, sempre a Genova, sono esempi della sua abilità nel campo del ritratto scultoreo. Queste sculture dimostrano la sua capacità di catturare non solo le fattezze fisiche dei soggetti, ma anche la loro interiorità, rendendo ogni opera unica e personale. Ramognino ha contribuito in modo significativo anche all'arte funeraria, con opere presenti nel Porticato Inferiore Ponente del Cimitero Monumentale di Staglieno, uno dei più importanti cimiteri monumentali d'Europa. Le sue sculture in questo contesto riflettono la riflessione sull'effimero della vita e sulla memoria, temi cari all'arte del XIX secolo. Nonostante la sua morte abbia lasciato un vuoto nel panorama artistico genovese, l'opera di Michele Ramognino continua a essere apprezzata e studiata per la sua capacità di coniugare tecnica scultorea e sensibilità umana. La sua eredità vive non solo nelle sue sculture, ma anche nel ricordo di coloro che vedono nell'arte un mezzo per esplorare la complessità dell'esistenza umana. Ramognino rimane una figura emblematica dell'arte scultorea italiana del XIX secolo, un artista che con il suo lavoro ha saputo interpretare e rappresentare la realtà del suo tempo con autenticità e profondità.