La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Cesare Ravasco ( Milano 1875 - 1943 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Cesare Ravasco fu uno scultore italiano nato a Milano nel 1875, in una famiglia di artisti di origine genovese. Suo padre era un orafo e suo fratello Alfredo divenne uno dei più attivi decoratori dell'area milanese nei primi anni del Novecento. Cesare Ravasco iniziò fin da piccolo ad interessarsi al mondo dell'artigianato, per poi dedicarsi alla scultura, seguendo le orme paterne e inserendosi a pieno merito nell'ambiente culturale milanese dell'epoca. La sua formazione artistica si svolse in un contesto culturale milanese fervente, dove ebbe modo di frequentare artisti e scrittori, e di avvicinarsi alle opere di Leonardo Bistolfi, uno scultore che influenzò notevolmente il suo stile. Ravasco si distinse per la sua scultura simbolista e liberty, caratterizzata da un'intensa espressività e da un linguaggio allegorico e simbolico. Tra le sue prime opere note vi è il gruppo "Fioritura nuova", presentato alla Triennale di Brera del 1900, che riscosse grande successo e fu esposto anche alla Quadriennale torinese del 1902. Nel corso della sua carriera, Ravasco non fu molto presente alle esposizioni italiane, preferendo lavorare a monumenti funerari e decorativi per committenti lombardi. Tuttavia, le sue opere vennero esposte in diverse occasioni, come all'Esposizione artistica di Verona nel 1900, all'Italian Exhibition Earl's Court a Londra nel 1904, e alla Mostra Nazionale di Belle Arti di Milano nel 1906. In quest'ultima occasione, presentò la scultura in gesso "Ofelia". Ravasco fu anche un apprezzato decoratore d'interni e si specializzò nella creazione di medaglie e targhette, elevando l'arte glittica a un livello superiore. La sua produzione artistica comprendeva anche oggetti e complementi d'arredo in stile Liberty, che espose tra Milano e Torino. Tra le commissioni di rilievo, ottenne l'incarico per l'ornamento a bassorilievo della sala da ballo del tenore Tamagno. La sua poetica era permeata da un decorativismo di stampo Secessionista e liberty, che si rifletteva nei suoi gruppi scultorei. Questo stile era particolarmente apprezzato nel contesto dell'Art Nouveau, che in Italia prese il nome di Liberty, e che vide Ravasco come uno dei suoi esponenti. La sua opera "Nuvole", realizzata tra il 1900 e il 1910, è un esempio della sua capacità di integrare scultura e decorazione in un unico linguaggio artistico. Durante gli anni Venti, Ravasco fu parte di una stagione creativa e felice per la scultura milanese, insieme ad altri artisti come Giannino Castiglioni e Armado Violi. Il Cimitero Monumentale di Milano divenne un luogo significativo per l'espressione di questo movimento artistico, e Ravasco contribuì con le sue opere a definire lo stile dell'epoca. Ravasco insegnò anche arti plastiche tra il 1905 e il 1907, prima di essere sostituito da Emilio Quadrelli. La sua attività didattica si inseriva nel contesto della Società Umanitaria, che promuoveva lo sviluppo delle arti applicate all'industria e l'arte decorativa. Nonostante la sua produzione artistica non sia stata sempre al centro dell'attenzione delle esposizioni italiane, il suo lavoro fu riconosciuto e apprezzato, tanto che alcune delle sue opere vennero offerte in aste d'arte, raggiungendo prezzi significativi. Cesare Ravasco morì a Milano nel 1943, all'età di sessantotto anni, lasciando un'eredità artistica importante nel panorama dell'arte liberty e simbolista italiana.