La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Domenico Razeti ( Genova 1870 - 1926 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Domenico Razeti fu uno scultore ligure di rilevante importanza, la cui vita e opera si inseriscono nel contesto artistico di fine Ottocento e inizio Novecento. Nato a Genova nel 1870, Razeti si formò all'Accademia Ligustica di Belle Arti, dove ebbe modo di affinare il suo talento e di sviluppare una sensibilità artistica che lo avrebbe contraddistinto nel corso della sua carriera. La sua formazione proseguì a Roma, dove si trasferì nel 1894 grazie alla vincita della pensione Nicolò Traverso, un riconoscimento che gli permise di studiare e lavorare nella capitale, entrando in contatto con l'ambiente artistico romano e con le correnti scultoree del tempo. La partecipazione di Razeti alla vita artistica genovese è documentata a partire dal 1893, quando iniziò a esporre le sue opere alla Promotrice genovese, un'istituzione che giocò un ruolo fondamentale nella circolazione delle idee e nell'evoluzione del gusto artistico dell'epoca. La produzione scultorea di Razeti, sia civile che funeraria, è stata influenzata dall'opera di Leonardo Bistolfi, altro scultore di spicco del periodo, noto per il suo stile simbolista e per la capacità di infondere nelle sue opere un senso di spiritualità e introspezione. Tra le realizzazioni più note di Razeti vi sono i monumenti funebri situati nel Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova, un luogo che, a partire dalla metà dell'Ottocento, divenne un importante punto di riferimento per l'arte funeraria e per la cultura del capoluogo ligure. Opere come la Tomba Remaggi-Bargagliotti (1920) e la Tomba Vicini (1918) testimoniano la sua abilità nel trattare temi legati alla memoria e al ricordo, esprimendo attraverso la pietra la dolcezza e la delicatezza che caratterizzano il suo stile. In particolare, nelle lapidi delle tombe degli infanti e nelle sculture raffiguranti bambini, come quella di un bimbo che si stropiccia gli occhi come se fosse assonnato, si percepisce la capacità di Razeti di catturare l'innocenza e la fragilità umana. Oltre alle opere funerarie, Razeti realizzò importanti lavori ecclesiastici, tra cui spiccano l'Immacolata e le ampie bifore frontali nella chiesa dell'Immacolata di Genova. Queste opere dimostrano la versatilità dell'artista e la sua capacità di adattarsi a contesti diversi, mantenendo sempre un alto livello di espressività e di maestria tecnica. La vita di Razeti fu segnata da un intenso impegno artistico, che lo vide attivo fino alla sua morte, avvenuta a Genova nel 1926. Durante la sua carriera, ebbe modo di influenzare e di essere influenzato da altri artisti, contribuendo a un vivace scambio culturale che arricchì il panorama artistico genovese e italiano. La sua eredità si può ancora oggi ammirare nelle sue sculture, che continuano a suscitare ammirazione e interesse sia da parte degli studiosi d'arte sia del pubblico. In conclusione, Domenico Razeti fu un artista che seppe interpretare e trasmettere attraverso la scultura le emozioni e i valori del suo tempo, lasciando un'impronta indelebile nella storia dell'arte ligure e italiana. La sua opera, caratterizzata da una profonda sensibilità e da una tecnica impeccabile, continua a essere oggetto di studio e di apprezzamento, testimoniando la vitalità e la ricchezza dell'arte scultorea di fine Ottocento e inizio Novecento.