La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Riccardo Ripamonti ( Milano 1849 - 1930 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Riccardo Ripamonti fu uno scultore italiano di rilievo, nato a Milano il 1° ottobre 1849 e deceduto nella stessa città il 15 settembre 1930. Figlio di Giuseppe, un abile intagliatore, e di Maria Moretti, Ripamonti fu indirizzato fin dalla giovane età verso l'arte della scultura, seguendo le orme paterne ma sviluppando un proprio stile distintivo e innovativo. La sua formazione artistica ebbe inizio nel 1864, quando si iscrisse alla scuola di figura presso l'Accademia di Brera a Milano, dove fu allievo di Pietro Magni, uno dei maggiori esponenti del romanticismo lombardo in scultura. Durante questi anni di studio, Ripamonti non solo affinò la sua tecnica scultorea ma sviluppò anche una forte coscienza civile, partecipando alla campagna dei garibaldini nel 1866, un'esperienza che testimonia il suo impegno nei confronti delle questioni sociali e politiche del suo tempo. Dopo aver completato gli studi artistici, Ripamonti iniziò a farsi conoscere nel panorama artistico milanese e nazionale. Nel 1876, partecipò all'Esposizione scolastica di Brera, presentando una statuina in marmo intitolata "Contro la forza l'intelligenza", che già evidenziava la sua tendenza a distaccarsi dalla maniera accademica e a esplorare temi e stili più personali e innovativi. Nel corso della sua carriera, Ripamonti si distinse per la sua capacità di rappresentare temi di impegno civile e sociale attraverso le sue opere, spaziando da soggetti allegorici a ritratti più intimi e personali. Tra le sue opere più note vi è il monumento al generale Giuseppe Missori, inaugurato nel 1916 a Milano, che riflette il suo approccio al naturalismo e la sua avversione per le intonazioni accademiche e retoriche, soprattutto nella rappresentazione del cavallo, che ricorda quello del Napoleone di Waterloo. Oltre al monumento a Missori, Ripamonti realizzò numerose altre opere di rilievo, tra cui il monumento per Carlo Borella al cimitero Monumentale di Milano nel 1885, e la sepoltura di Carlo Brioschi nel 1910, entrambi caratterizzati da un impianto allegorico e da una profonda riflessione sul tema della morte e del ricordo. Ripamonti fu anche un artista versatile, che seppe esprimersi attraverso diverse tecniche e materiali, dalle sculture in marmo e bronzo ai bozzetti di genere, dimostrando una particolare predilezione per il verismo e per la rappresentazione autentica e senza filtri della realtà. Tra le sue opere minori, spiccano sculture come "A Monopoli (l’acqua pel pane)", che riflettono il suo interesse per i temi sociali e per la vita quotidiana delle classi popolari. Nel 1917, Ripamonti partecipò alla Esposizione Nazionale d'Arte presso la Regia Accademia di Brera e Società per le Belle Arti a Milano, presentando la scultura in bronzo "Ugo Foscolo", e nel 1922, espose la scultura in bronzo "I ranocchi", confermando il suo ruolo di protagonista nell'ambito della scultura italiana tra Ottocento e Novecento. La sua opera, caratterizzata da un approccio poco accademico e da un naturalismo spicciolo e disinvolto, testimonia la ricerca costante di un linguaggio artistico personale e originale, capace di interpretare la realtà con uno sguardo critico e innovativo. Riccardo Ripamonti lasciò un segno indelebile nella storia dell'arte italiana, non solo per la qualità e l'originalità delle sue opere ma anche per il suo impegno civile e sociale, che lo portò a esplorare temi di grande attualità e rilevanza.