La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Augusto Rivalta ( Alessandria 1837 - Firenze 1925 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Augusto Rivalta fu uno scultore italiano di grande rilievo, la cui vita e opera si intrecciano strettamente con la storia e l'arte del suo tempo. Nato ad Alessandria il 14 marzo 1837, Rivalta si trasferì presto a Genova, dove iniziò i suoi studi all'Accademia Ligustica. La sua formazione artistica proseguì a Firenze, dove fu tra gli allievi di Aristodemo Costoli all'Accademia di Belle Arti. Questo periodo fu cruciale per la sua formazione, poiché Firenze era all'epoca un fervente centro culturale e artistico. Nel 1859, allo scoppio della seconda guerra d'indipendenza, Rivalta si arruolò volontario nei Carabinieri Genovesi, partecipando attivamente alle campagne militari e venendo ferito durante il conflitto. Questa esperienza non solo influenzò profondamente la sua visione del mondo ma lo avvicinò anche ai temi del patriottismo e dell'unità nazionale, che avrebbero caratterizzato molte delle sue opere future. Rientrato a Firenze, Rivalta continuò i suoi studi sotto la guida di Giovanni Duprè e si avvicinò al movimento dei Macchiaioli, che influenzò notevolmente il suo stile, portandolo verso un realismo più marcato. La sua carriera prese una svolta decisiva nel 1870, quando divenne professore di scultura all'Accademia di Belle Arti di Firenze, ruolo che mantenne fino alla morte, avvenuta il 14 aprile 1925. Durante la sua lunga carriera accademica, Rivalta formò numerosi artisti, tra cui Pompeo Coppini e Theodora Cowan, contribuendo significativamente alla diffusione del realismo scultoreo in Italia e all'estero. Rivalta è noto per le sue opere monumentali, che celebrano i protagonisti e gli eventi del Risorgimento italiano. Tra queste, spiccano le numerose statue e monumenti dedicati a figure come Giuseppe Garibaldi, Camillo Cavour, e Vittorio Emanuele II, realizzati per diverse città italiane. La sua abilità nel rappresentare figure equestri è particolarmente evidente nel monumento a Vittorio Emanuele II a Livorno, che esemplifica la sua maestria nella resa plastica e nel dinamismo delle forme. Oltre alle opere pubbliche, Rivalta si distinse anche nel campo della scultura funeraria, realizzando importanti monumenti per il cimitero di Staglieno a Genova. Queste opere, caratterizzate da un realismo borghese e da una profonda umanità, riflettono il suo interesse per la rappresentazione autentica del dolore e della perdita. Rivalta partecipò attivamente alla vita artistica del suo tempo, esponendo in numerose mostre nazionali e internazionali. La sua opera fu apprezzata non solo in Italia ma anche all'estero, come dimostrano le commissioni ricevute da comunità italiane in America, tra cui il busto di Cristoforo Colombo a Detroit. La produzione artistica di Augusto Rivalta si caratterizza per una forte tendenza al realismo, influenzata dal movimento dei Macchiaioli e dalla sua esperienza personale nel Risorgimento. Le sue sculture, spesso monumentali, esprimono un profondo senso di patriottismo e un'ammirazione per le figure storiche che hanno contribuito all'unificazione e all'indipendenza dell'Italia. Allo stesso tempo, le sue opere funerarie riflettono una sensibilità particolare nei confronti del tema della morte, trattato con dignità e profondità emotiva. La vita e l'opera di Augusto Rivalta rappresentano un importante capitolo nella storia dell'arte italiana dell'Ottocento, testimoniando il ruolo cruciale della scultura nel dialogo culturale e sociale del tempo. La sua eredità artistica continua a essere celebrata e studiata, offrendo spunti preziosi per comprendere l'evoluzione della scultura italiana tra il XIX e il XX secolo.