La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Domenico Rupolo ( Venezia 1861 - 1945 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Domenico Rupolo, nato il 21 novembre 1861 a Caneva di Sacile, in una modesta famiglia di artigiani, è stato un architetto e scultore italiano la cui opera ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama architettonico e artistico del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. La sua vita e la sua carriera sono esempi di dedizione, talento e innovazione, che hanno contribuito a definire lo stile architettonico di un'epoca e di una regione. Rupolo iniziò il suo percorso lavorativo come garzone apprendista in una cava di pietra locale, dove fu notato per il suo talento da uno scalpellino ornatista di Vittorio Veneto. Questo incontro fu decisivo per il giovane Domenico, che fu introdotto al mestiere di scultore e iniziò a lavorare come apprendista presso la bottega dello scalpellino, perfezionandosi nella scultura e frequentando le scuole locali di disegno ed ornato. La sua passione e il suo talento per l'arte lo portarono, nel 1882, a trasferirsi a Venezia, dove si iscrisse all'Accademia di belle arti grazie a un sussidio ottenuto dal comune di Caneva. Durante i suoi anni a Venezia, Rupolo non si limitò solo agli studi accademici; per mantenersi, esercitò diverse attività secondarie, tra cui lezioni private e pitture di insegne commerciali. Nel 1890, ottenne il diploma di professore di disegno architettonico, un riconoscimento che aprì la strada a una carriera di successo. L'anno successivo, fu impiegato come assistente presso l'ufficio tecnico di Belluno, e poco dopo, nel 1892, venne nominato assistente nell'ufficio regionale per la Conservazione dei monumenti del Veneto, sotto la direzione di Federico Berchet. La carriera di Rupolo fu caratterizzata da un'intensa attività nel campo del restauro e dell'architettura civile, con particolare attenzione all'architettura sacra, dove si distinse per la sua capacità di integrare elementi medievali nelle sue opere. Tra i suoi interventi più significativi si ricordano gli ampliamenti dei Seminari di Vittorio Veneto, Pordenone e Roveré Veronese, nonché la progettazione di numerose chiese e campanili in tutto il territorio delle Tre Venezie. Oltre alla sua attività di architetto, Rupolo coltivò con successo anche la scultura, entrando in contatto con importanti committenti e personalità influenti dell'ambiente veneziano, come Mariano Fortuny e la baronessa de la Baume. La sua opera fu fortemente influenzata dalla formazione nell'Accademia veneziana, ai cui principi rimase sempre fedele, dimostrando un particolare interesse nella relazione tra spirito religioso e architettura medievale. Nonostante le sfide, tra cui un'inchiesta subita dopo il crollo del campanile di San Marco nel 1902, Rupolo continuò a ricevere importanti commissioni, grazie anche ai rapporti coltivati con personalità di spicco. La sua ultima opera documentata è il progetto per il campanile di Belfiore d'Adige, realizzato tra il 1943 e il 1947. Domenico Rupolo si spense il 12 ottobre 1945 a Caneva di Sacile, subito dopo aver ultimato la decorazione della chiesa del paese, l'ultima delle sue numerose opere. La sua eredità artistica e architettonica continua a essere celebrata e studiata, testimoniando l'impatto duraturo del suo lavoro sul paesaggio culturale italiano.