La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Gerolamo Rusca ( Milano 19� secolo - Milano 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Gerolamo Rusca fu uno scultore di origine svizzera, attivo principalmente nel nord Italia durante il tardo XVIII e l'inizio del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un contesto artistico di transizione tra il tardo barocco e il neoclassicismo, periodi nei quali l'arte europea era profondamente influenzata dai cambiamenti politici, sociali e culturali. Nato in una famiglia di artisti, Gerolamo era figlio di Grazioso Rusca, anch'egli scultore di rilievo, attivo a Milano e in altre città del nord Italia. Grazioso Rusca, originario di Rancate nel cantone Ticino, era noto per le sue opere scultoree in importanti edifici religiosi e civili, tra cui la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, dove creò rilievi per la facciata del duomo, e la Cappella Colleoni a Bergamo, dove scolpì due angeli che sostengono l'altare di Leopold Pollack. Gerolamo ereditò dal padre non solo il talento artistico ma anche l'importante ruolo di scultore presso la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Questa posizione gli conferì grande prestigio, poiché la Fabbrica del Duomo era uno dei principali laboratori scultorei dell'epoca. La sua opera più nota è la statua che corona l'edificio del Corpo di Guardia a Novara, rappresentante la città di Novara con in mano lo stemma cittadino e un corno dell'abbondanza, simbolo di ricchezza. Quest'opera riflette l'abilità di Rusca nel combinare elementi classici con un'espressione artistica personale, caratteristica del neoclassicismo. Gerolamo Rusca fu anche coinvolto nella realizzazione di altre opere significative. Tra queste, si ricorda la sua partecipazione ai lavori di decorazione della facciata del Palazzo della Borsa a Novara, dove contribuì con sculture allegoriche che rappresentano il Trionfo di Cerere e Bacco, simboli rispettivamente dell'agricoltura e del vino, che sottolineano l'importanza di questi prodotti per l'economia locale. La sua attività non si limitò alla scultura. Rusca contribuì anche al mondo della cultura in qualità di traduttore, dimostrando un interesse per la letteratura classica e moderna. Questo aspetto della sua personalità lo colloca in un contesto più ampio di artisti e intellettuali del suo tempo, che non si limitavano alla sola espressione artistica ma partecipavano attivamente alla vita culturale della società. La figura di Gerolamo Rusca si inserisce quindi in un periodo di grande fermento artistico e culturale, in cui l'arte era chiamata a rispondere alle esigenze di rappresentazione del potere e dell'identità nazionale, ma anche a esprimere le aspirazioni e i valori dell'individuo. La sua opera, sebbene non sia documentata in modo esaustivo come quella di altri artisti del suo tempo, testimonia la vitalità e la complessità dell'arte scultorea tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo. In conclusione, Gerolamo Rusca rappresenta una figura di rilievo nel panorama artistico del suo tempo, capace di coniugare la tradizione scultorea ereditata dal padre con le nuove tendenze del neoclassicismo. La sua opera, caratterizzata da un equilibrio tra espressione personale e adesione ai canoni classici, contribuisce a delineare il profilo di un'epoca di transizione e di rinnovamento nell'arte europea.