La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Grazioso Rusca ( Rancate 1757 - 1829 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Grazioso Rusca fu uno scultore svizzero-italiano, nato a Rancate, nel Cantone Ticino, nel 1757 e deceduto a Milano il 18 giugno 1829. La sua vita e la sua opera si inseriscono nel contesto artistico di fine Settecento e inizio Ottocento, un periodo di transizione tra il tardo barocco e il neoclassicismo, che vide l'Europa attraversata da profondi cambiamenti politici e culturali. Rusca ricevette la sua prima formazione come scalpellino, sviluppandosi sotto la guida di architetti come Simone Cantoni, che erano spesso attivi a Milano presso la "Veneranda Fabbrica del Duomo". Questa esperienza iniziale gli permise di acquisire una solida base tecnica e di entrare in contatto con il vivace ambiente artistico milanese. Negli anni ottanta del Settecento, Rusca collaborò con l'architetto austriaco Leopoldo Pollack al Collegio Germanico Ungarico di Pavia, dove realizzò due grandi statue rappresentanti la Filosofia e la Teologia. A Milano, nel 1805, succedette a Carlo Maria Giudici nella prestigiosa carica di protostatuario della Fabbrica del Duomo, un incarico che lo pose alla guida del maggiore cantiere di scultura attivo in area cisalpina. Tra le sue opere più note, si annoverano vari bassorilievi per la facciata del Duomo di Milano, tra cui un rilievo raffigurante Lot e le sue figlie che fuggono da Sodoma. Inoltre, Rusca fu responsabile della realizzazione di sculture in stucco all'interno della Basilica di San Gaudenzio a Novara, dove creò statue raffiguranti Patriarchi, Profeti e Santi, tra cui una rappresentazione di Sant'Agostino vescovo e il bambino sulla spiaggia, un tema iconografico che illustra la leggenda agostiniana sulla Trinità. La sua attività non si limitò alla Lombardia, ma si estese anche in altre regioni italiane. A Bergamo, ad esempio, scolpì gli angeli che sostengono l'altare di Pollack nella Cappella Colleoni e decorò l'altare maggiore di Santa Maria Maggiore. Inoltre, realizzò i bassorilievi di Apollo e le muse al Palazzo Agosti. Rusca fu anche attivo nel campo della decorazione e del restauro. Durante il periodo napoleonico, realizzò basorilievi per il Palazzo Belgioioso a Milano, raffigurando Napoleone come Ercole che aiuta l'Italia. Queste opere riflettono il clima politico dell'epoca e la tendenza a glorificare le figure del potere attraverso l'arte. La sua famiglia fu anch'essa coinvolta nel mondo dell'arte: suo figlio Gerolamo e suo nipote Antonio lavorarono entrambi per la Fabbrica del Duomo di Milano. La tradizione artistica di famiglia continuò anche attraverso il matrimonio di sua figlia Serafina con Antonio Spazzi, un altro scultore di rilievo, il cui figlio Grazioso Spazzi e i discendenti mantennero viva la reputazione artistica della famiglia. La statua di Sant'Ilario, realizzata tra il 1826 e il 1829 e collocata nella Basilica di San Gaudenzio, è un esempio della sua abilità nel modellare lo stucco e nel rappresentare figure religiose secondo i canoni iconografici tradizionali. Questa e altre opere simili furono ripulite negli anni '70 del Novecento, testimoniando l'interesse continuato per il suo lavoro. Grazioso Rusca morì a Milano nel 1829, lasciando un'eredità artistica significativa che ancora oggi può essere ammirata in diverse chiese e luoghi pubblici del nord Italia. La sua vita e le sue opere sono documentate in diverse fonti storiche e critiche, che ne attestano il ruolo importante nel panorama artistico del suo tempo.