La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Luigi Sabatelli ( Firenze 1772 - Milano 1850 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Luigi Sabatelli, nato a Firenze il 19 febbraio 1772 e deceduto a Milano il 29 gennaio 1850, è stato un artista italiano di spicco nel periodo neoclassico, noto principalmente per il suo lavoro come pittore, incisore e disegnatore. Nonostante la richiesta specifica di una biografia incentrata sulla scultura, le fonti disponibili non menzionano specificamente Luigi Sabatelli come scultore, ma piuttosto evidenziano il suo contributo significativo nelle arti visive, in particolare nella pittura e nell'incisione. Pertanto, la biografia che segue riflette le informazioni disponibili riguardanti la sua vita e il suo lavoro artistico. Luigi Sabatelli mostrò un precoce talento per il disegno, tanto che all'età di otto anni iniziò i suoi studi d'arte grazie al sostegno del marchese Pier Roberto Capponi, nel cui palazzo il padre di Luigi lavorava come cuoco. I suoi primi maestri furono due incisori, che gli fornirono una solida base nelle tecniche del disegno e dell'incisione. Nel 1784, Sabatelli entrò a far parte dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, appena inaugurata dall'allora Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, dove fu introdotto allo stile neoclassico che avrebbe influenzato profondamente il suo lavoro. Nel 1788, Sabatelli si trasferì a Roma, dove ebbe l'opportunità di entrare in contatto con i più importanti artisti dell'epoca e di studiare sotto la guida di Domenico Corvi. Durante il suo soggiorno romano, fu influenzato anche dal pittore Felice Giani e dai suoi incontri con artisti italiani e stranieri, tra cui Vincenzo Camuccini, Giuseppe Bossi e François-Xavier Fabre. Queste esperienze arricchirono il suo stile e contribuirono alla sua formazione artistica. Tornato a Firenze nel 1797, Sabatelli iniziò a lavorare come pittore di affreschi, decorando numerose chiese e palazzi di famiglie nobili fiorentine. La sua abilità nel disegno e la sua maestria nell'uso del pennino e dell'inchiostro gli permisero di realizzare ritratti di membri della sua famiglia e di altre famiglie nobili, nonché di figure significative della vita culturale fiorentina dell'epoca. Nel 1808, Sabatelli fu nominato professore di pittura presso l'Accademia di Brera a Milano, posizione che mantenne per il resto della sua lunga carriera. Durante il suo soggiorno a Milano, continuò a lavorare a progetti decorativi sia in città che in Lombardia, ma tornò occasionalmente a Firenze, dove tra il 1820 e il 1825 dipinse gli affreschi nella Sala dell'Iliade nel Palazzo Pitti. Questi lavori mostrano l'influenza di Jean-Auguste-Dominique Ingres, con cui Sabatelli strinse amicizia durante il suo soggiorno fiorentino. Oltre alla pittura, Sabatelli fu un incisore di talento, realizzando disegni finiti per altri incisori e producendo opere incise di notevole importanza, tra cui la serie dedicata all'Apocalisse e "La peste di Firenze", ispirata al Decameron di Boccaccio. Le sue incisioni, caratterizzate da un disegno meticoloso e da un fervore visionario, rimangono tra i suoi lavori più significativi come incisore. Luigi Sabatelli ebbe un impatto duraturo sul panorama artistico italiano, influenzando generazioni di artisti attraverso il suo insegnamento e le sue opere. Fu insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui la nomina a Cavaliere dell'Ordine di San Giuseppe del Granducato di Toscana e la Medaglia d'Oro Grande del Regno Lombardo-Veneto. Alla sua morte, lasciò un'eredità artistica che continua a essere celebrata, con una strada a Milano intitolata in suo onore.