La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Mario Sabatelli ( Bari 1880 - ? ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Mario Sabatelli, nato a Bari nel 1882, è stato uno scultore di scuola pugliese che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano grazie alla sua lunga e produttiva carriera. Prediligendo i temi "classici", Sabatelli ha concepito la scultura come un'"arte vivente", creando opere che spaziano dal genere civile al patriottico e al religioso, dislocate nelle piazze, nelle chiese e nei cimiteri di molte città pugliesi e non solo. La sua formazione e le sue prime opere rimangono avvolte in un certo mistero, ma è noto che Sabatelli abbia iniziato a emergere nel panorama artistico all'inizio del XX secolo. Tra le sue prime opere significative si annoverano i busti di Wagner e Beethoven, realizzati nel 1903 per il foyer del Teatro Petruzzelli a Bari, che dimostrano già la sua capacità di catturare l'essenza e il carattere dei suoi soggetti con una notevole sensibilità artistica. Nel 1910, Sabatelli vinse il Concorso Nazionale con il monumento a Jacopo Barozzi da Vignola a Caprarola, consolidando la sua reputazione come uno degli scultori più promettenti della sua generazione. Questo successo fu seguito da una serie di commissioni prestigiose, tra cui il busto al Gen. Ottavio Tupputi a Bisceglie nel 1911 e il busto bronzeo del re Gioacchino Murat a Bari nel 1913, in occasione del centenario della fondazione del Borgo Murattiano. Durante la prima guerra mondiale, Sabatelli contribuì allo sforzo bellico attraverso la sua arte, realizzando monumenti ai caduti che esprimevano il dolore e il sacrificio della nazione. Tra questi, il monumento ai Caduti di Fasano e il monumento della città di Dovadola, commissionato da Benito Mussolini, sono particolarmente degni di nota per la loro potente espressività e per la capacità di evocare profonde emozioni. Negli anni '20 e '30, Sabatelli continuò a esplorare temi patriottici e religiosi, realizzando opere come la colossale statua dell'Imperatore Costantino a Oria nel 1924 e la statua in gesso di S. Antonio col Bambino per l'interno della chiesa di S. Antonio a Bari nel 1940. Queste opere riflettono il suo impegno a celebrare la storia e la spiritualità italiana attraverso la scultura. Oltre ai monumenti pubblici e alle opere religiose, Sabatelli si dedicò anche alla creazione di opere decorative per monumenti ossari e cimiteri, dimostrando una versatilità che gli permise di lavorare su una vasta gamma di materiali e su diverse scale. La sua abilità nel modellare il bronzo, il gesso e altri materiali gli ha consentito di esprimere una gamma emotiva che va dalla solennità alla tenerezza. Nonostante la sua morte nel 1964, l'eredità di Mario Sabatelli continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianze della sua maestria tecnica e della sua profonda sensibilità artistica. Le sue sculture non solo abbelliscono gli spazi pubblici e sacri in cui si trovano, ma servono anche come potenti mezzi di riflessione sulla storia, sulla cultura e sulla spiritualità italiana. In conclusione, Mario Sabatelli è stato uno scultore che ha saputo interpretare e rappresentare con maestria i valori e le emozioni della sua epoca, lasciando un segno indelebile nel panorama artistico italiano. La sua opera, caratterizzata da un profondo rispetto per la tradizione classica unito a un'incessante ricerca di espressione personale, continua a essere apprezzata e studiata per la sua capacità di parlare all'animo umano attraverso la bellezza e la forza della forma scultorea.