La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Santo Saccomanno ( Genova 1833 - 1914 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Santo Saccomanno fu uno scultore di grande talento e rilevanza nella Genova del secondo Ottocento, la cui opera ha lasciato un'impronta indelebile nel campo della scultura funeraria e ritrattistica. Nato nel 1833 e deceduto nel 1914, Saccomanno si formò artisticamente seguendo i corsi di Santo Varni all'Accademia Ligustica, per poi intraprendere un percorso professionale che lo vide alternare tra la ritrattistica e la scultura funeraria, due ambiti nei quali seppe esprimere al meglio la sua maestria. La sua carriera artistica prese il via con un approccio sobrio e realistico, influenzato dal romanticismo, come si può osservare nella Tomba Chiarella del 1872. Tuttavia, Saccomanno non si limitò a questo stile, ma radicalizzò la componente analitica delle sue opere, giungendo talvolta a effetti di crudo verismo, come nella Tomba De Costa del 1877. Questa evoluzione stilistica lo portò a definire con precisione anche i dettagli più minuti, come le lacrime nella figura dolente della Tomba Nicolò Lavarello del 1890, che rappresenta una variante sul tema del "Sonno Eterno", già proposto in altre sue opere come la Tomba Carlo Erba del 1883 e la Tomba Acquarone del 1899. Il Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova, definito da Ernest Hemingway una delle meraviglie del mondo, è oggi un museo a cielo aperto che ospita molte delle sue opere. Qui, Saccomanno ha lasciato un segno tangibile della sua arte, con sculture che rappresentano la fiducia nel progresso e nella scienza, come si evince dallo sguardo fiero di Giovanni Lorenzo Botto, professore di chirurgia all'Università di Genova, ritratto in posa fotografica a grandezza naturale. Saccomanno fu anche un artista "internazionale", che contribuì a rafforzare l'immagine della statuaria funeraria genovese a livello mondiale, realizzando opere anche per il mercato sudamericano. Il suo lavoro si caratterizzò per la capacità di intrecciare relazioni complesse, che includevano contatti diretti con molte figure fondamentali del Risorgimento, in particolare Giuseppe Mazzini, di cui scolpì due ritratti. Inoltre, fu tra i principali promotori di un importante aggiornamento degli stili nella scultura genovese, grazie anche ai suoi viaggi in Gran Bretagna, Francia e Germania. La sua opera si distingue per la capacità di catturare l'essenza umana e di esprimere concetti profondi attraverso la pietra e il bronzo. Un esempio è il monumento funebre realizzato per Niccolò Mangini, dove l'iscrizione ai piedi della statua rende omaggio alla memoria dell'amato consorte. La sua abilità nel fondere il vero con il simbolico è evidente in molte delle sue sculture, che spaziano dall'iperrealismo borghese all'allegoria simbolica. Saccomanno fu anche un esponente del Realismo e affrontò il Simbolismo internazionale a partire dai primi anni '80 dell'Ottocento, con stretti legami con l'opera di Giulio Monteverde. La sua casa e studio a Genova, in Corso Torino, è ricordata con una targa che testimonia il passaggio di importanti figure del suo tempo. Tra le sue opere più note, vi è la statua di Mazzini in posa solenne e pensosa, situata a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova. In conclusione, Santo Saccomanno fu un artista che seppe interpretare e rappresentare la complessità dell'esistenza umana e la sua transitorietà, lasciando un'eredità di opere che ancora oggi comunicano con forza la sua visione artistica e la sua profonda comprensione della condizione umana.