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Achille Salata fu uno scultore italiano attivo principalmente nella seconda metà del XIX secolo, un periodo caratterizzato da profonde trasformazioni artistiche, sociali e politiche. Nato a Mirandola e vissuto a Milano, Salata si distinse per la sua abilità nel maneggiare materiali diversi come il bronzo, il marmo e la terracotta, esprimendo attraverso le sue opere un linguaggio scultoreo che riusciva a catturare l'essenza del realismo e del romanticismo, movimenti predominanti dell'epoca. La sua carriera artistica prese avvio nel 1878, quando iniziò a esporre alla Mostra della Società Promotrice di Belle Arti a Genova, presentando l'opera "La pesca amorosa". Questo fu solo l'inizio di una serie di partecipazioni a importanti esposizioni nazionali che gli permisero di guadagnare riconoscimento e stima nel panorama artistico italiano. Nel 1880, Salata partecipò alla IV Esposizione Nazionale di Belle Arti a Torino con tre sculture: "La pesca galante" in bronzo, "Shakespeare giovinetto" e "Il ritratto della mamma" entrambe in marmo. Queste opere riflettono la sua capacità di interpretare temi classici e contemporanei con sensibilità e maestria tecnica. Negli anni successivi, Salata continuò a esporre in varie città italiane, tra cui Roma, dove nel 1883 presentò le sculture "La Merveilleuse" e "Lo spavento", e Venezia, dove nel 1887 espose "Vezzosetta", "L'orologio" e "Il pretendente". Queste opere evidenziano la sua predilezione per soggetti che esplorano la natura umana, l'eleganza e la complessità delle emozioni, caratteristiche che lo distinguevano come artista. Oltre alle esposizioni nazionali, Salata partecipò anche a mostre locali, come quella di Livorno nel 1886, dove espose la statuetta in bronzo "Acqua di Seltz", e a Milano, dove nel 1883 presentò tre bronzi: "L'indiscrezione", "Lo spavaldo" e "La dolcezza", oltre a due opere in terracotta "La Massaia" e "La questua". Queste partecipazioni testimoniano la sua attiva presenza nel circuito artistico e la sua capacità di sperimentare con diversi materiali e temi. Una delle sue opere più significative è il "Genio di Napoleone", esposto alla mostra di Brera nel 1877. Questa scultura dimostra la sua abilità nel catturare l'essenza di figure storiche e il suo interesse per temi legati alla grandezza e alla complessità del potere. Salata è rappresentato anche alla Galleria d'Arte Moderna di Milano con il bronzo "Guardaportone" del 1884, un'opera che riflette la sua attenzione per i dettagli e la capacità di rappresentare figure quotidiane con dignità e profondità. Oltre alle sue realizzazioni artistiche, Salata completò anche monumenti funebri, come il Monumento a Wilhelmo Braghirolli, Abate a Mirandola, nel 1884, dimostrando la sua versatilità e la capacità di lavorare su commissione per progetti di grande importanza e significato pubblico. La vita e l'opera di Achille Salata si inseriscono in un contesto storico-artistico di grande fermento, in cui l'Italia stava definendo la propria identità nazionale anche attraverso le arti. La sua produzione scultorea, caratterizzata da un equilibrio tra tradizione e innovazione, realismo e idealizzazione, contribuisce a delineare il panorama artistico italiano di fine Ottocento, testimoniando la vitalità e la complessità dell'arte scultorea di quel periodo.