La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Mario Salvini ( Reggio nell�Emilia 1860 - 1940 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Mario Salvini, nato a Reggio Emilia nel 1863 e deceduto a Firenze nel 1940, è stato un artista italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo della ceramica e della scultura. La sua vita e la sua carriera sono state caratterizzate da una costante ricerca della bellezza e dell'innovazione, che lo hanno portato a diventare uno dei nomi più rispettati nel suo campo. Salvini ha iniziato il suo percorso artistico studiando presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, una città che sarebbe diventata la sua casa e il fulcro della sua attività creativa. A Firenze, ha fondato la fabbrica di ceramiche Salvini, che è diventata nota per la produzione di pezzi di alta qualità che combinavano maestria artigianale e sensibilità artistica. La sua abilità nel manipolare la ceramica e nel creare forme e decorazioni innovative gli ha guadagnato un posto di rilievo tra i ceramisti del suo tempo. Nel corso della sua carriera, Salvini ha partecipato a numerose esposizioni, dimostrando la sua versatilità e il suo talento in vari ambiti dell'arte. Tra le sue opere esposte all'Esposizione della Società d'Incoraggiamento delle Belle Arti di Firenze nel 1885, spicca il modello in stucco "Notte d'Oro". L'anno successivo, sempre nella stessa esposizione, ha presentato la statua in stucco "Jugurtha nella prigione Tulliana". Queste opere riflettono la sua capacità di esplorare temi storici e mitologici, trasformandoli in creazioni artistiche di grande impatto emotivo. La sua partecipazione all'Esposizione Nazionale Artistica di Venezia nel 1887 con le opere "Giuda" e "Sciopero" e l'esposizione del bassorilievo in gesso "Edison nella sua biblioteca ad Orange, nel New Jersey" nel 1906, dimostrano la sua abilità nel catturare momenti storici e figure di spicco in modo vivido e dettagliato. Inoltre, il suo progetto di una fontana in bronzo, esposto a Bologna nel 1888, evidenzia la sua competenza nella lavorazione dei metalli e nel design di grandi strutture. Oltre alla sua attività come artista, Salvini ha dedicato una parte significativa della sua vita all'insegnamento. Nel 1919, ha ottenuto una cattedra presso la Scuola d'Arte di Venezia, seguita da un incarico presso l'Istituto d'Arte di Firenze, dove ha insegnato fino al 1934. Questo periodo della sua vita riflette il suo impegno nel trasmettere la sua conoscenza e passione per l'arte alle nuove generazioni, contribuendo alla formazione di futuri artisti. La famiglia di Salvini ha continuato il suo legame con il mondo dell'arte. I suoi figli, Celso e Guido, hanno seguito le orme del padre, distinguendosi rispettivamente come critico teatrale e scenografo. Questo testimonia l'influenza duratura di Salvini non solo come artista, ma anche come figura paterna e mentore nel panorama culturale italiano. La vita e l'opera di Mario Salvini rappresentano un capitolo significativo nella storia dell'arte italiana. La sua dedizione alla ceramica e alla scultura, insieme al suo contributo come educatore, hanno lasciato un'eredità che continua a ispirare artisti e appassionati. La sua capacità di fondere tradizione e innovazione, di esplorare nuove tecniche e materiali, e di creare opere che parlano al cuore e alla mente, rendono Mario Salvini una figura emblematica dell'arte italiana tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.