La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Diego Sarti ( Bologna 1859 - 1914 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Diego Sarti, nato a Bologna nel 1859 e deceduto nella stessa città nel 1914, è stato uno scultore italiano la cui opera ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua vita e il suo lavoro si intrecciano strettamente con la città di Bologna, dove ha vissuto, studiato e creato la maggior parte delle sue opere, diventando una figura di spicco nell'ambito della scultura italiana di fine Ottocento e inizio Novecento. La formazione artistica di Sarti inizia presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove studia tra il 1871 e il 1876. Durante questi anni, ha l'opportunità di apprendere le tecniche della scultura sotto la guida di maestri come Salvino Salvini e Augusto Rivalta, due figure chiave nella scultura italiana dell'epoca. Questo periodo di formazione si rivela fondamentale per lo sviluppo del suo stile e della sua tecnica, che si caratterizzeranno per una profonda sensibilità nei confronti del materiale e per una capacità di espressione che troverà piena realizzazione nelle sue opere successive. Uno degli aspetti più distintivi del lavoro di Sarti è la sua abilità nel combinare elementi classici con innovazioni stilistiche, creando sculture che, pur radicate nella tradizione, riflettono le tendenze artistiche contemporanee. Questa capacità si manifesta chiaramente in opere come la Fontana dell'Esposizione Emiliana, realizzata nel 1888 per l'Esposizione Emiliana di Bologna. Questa fontana, composta da gruppi statuari in cemento che raffigurano scene di animali mitologici e reali, ha riscosso un grande successo, tanto da essere l'unica opera salvata dalle demolizioni al termine della manifestazione. La fontana è stata successivamente ricollocata nei Giardini della Montagnola, dove ancora oggi può essere ammirata. Un altro capolavoro di Sarti è la Fontana della Ninfa, situata al centro della Scalea della Montagnola dal 1896. Quest'opera, che rappresenta una ninfa marina circondata da giochi d'acqua, è emblematica del talento di Sarti nel creare figure che esprimono movimento e vitalità, elementi che diventano quasi tangibili per lo spettatore. Oltre alle sue opere pubbliche, Sarti ha lasciato un segno significativo anche nel contesto cimiteriale, con sculture che adornano la Certosa di Bologna. Tra queste, il Monumento Montanari, realizzato nel 1891, dimostra la sua abilità nel trattare temi di profonda emotività, riuscendo a trasmettere sentimenti di dolore e riflessione attraverso la scultura. La carriera di Sarti è stata segnata da numerose esposizioni e riconoscimenti, che hanno consolidato la sua reputazione come uno degli scultori più importanti del suo tempo. Nonostante la sua morte prematura nel 1914, l'eredità artistica di Diego Sarti continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianze della sua maestria e della sua visione artistica. In conclusione, Diego Sarti emerge come una figura centrale nella scultura italiana di fine Ottocento e inizio Novecento, un artista capace di fondere tradizione e innovazione in opere di straordinaria bellezza e significato. La sua opera, profondamente radicata nella cultura e nella storia di Bologna, continua a essere fonte di ispirazione e ammirazione, celebrando il talento e la passione di uno scultore che ha saputo interpretare il legno e il marmo con sensibilità unica e inconfondibile.