La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Francesco Sassi ( Vercelli 1870 - 1943 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Francesco Sassi fu uno scultore italiano attivo principalmente tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo, noto per le sue opere di ispirazione Liberty. Nato nel 1870, Sassi si distinse per la creazione di monumenti commemorativi e opere funerarie, lavorando in diverse città italiane tra cui Torino, Bergamo, Roma e Fossano. La sua formazione artistica ebbe luogo all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove fu allievo di Odoardo Tabacchi, uno dei più importanti scultori italiani dell'epoca. La carriera di Sassi prese avvio nel 1889, anno in cui realizzò alcune statue per la Fontana dei Mesi, ideata da Carlo Ceppi per l'Esposizione Generale Italiana. Questo lavoro rappresentò un importante trampolino di lancio per il giovane artista, che nello stesso anno espose alla Promotrice delle Belle Arti di Torino le opere "Studio di testa" e "Spunta il sol", conservate oggi alla Galleria d'Arte Moderna della città. L'anno successivo, partecipò al Circolo degli Artisti con l'opera "Corpo a corpo", dimostrando una precoce maturità artistica e una notevole abilità nella scultura. Nel corso della sua carriera, Sassi si dedicò alla realizzazione di monumenti pubblici e funerari, esprimendo attraverso di essi un linguaggio artistico fortemente influenzato dallo stile Liberty, che in quel periodo stava guadagnando popolarità in Italia e in Europa. Tra le sue opere più significative si ricordano i monumenti dedicati a Felice Govean e al Beato Cottolengo a Bra, a Gaetano Donizetti a Bergamo, al Carabiniere Scapaccino a Roma e, nel 1924, ai Caduti di Fossano. Il contributo di Sassi all'arte funeraria e commemorativa si inserisce in un contesto storico in cui l'Italia, attraverso l'arte pubblica, cercava di costruire una memoria collettiva delle proprie figure storiche e degli eventi che avevano segnato la nazione. Le sue opere, caratterizzate da un'intensa espressività e da un'accurata ricerca formale, riflettono le tensioni e le aspirazioni di un'epoca in trasformazione, in cui l'arte si faceva portavoce di valori collettivi e individuali. Oltre alla sua attività di scultore, Francesco Sassi contribuì alla vita culturale delle città in cui operò, partecipando attivamente a mostre e esposizioni. La sua presenza nelle principali rassegne artistiche italiane testimonia il riconoscimento che il suo lavoro ricevette da parte della critica e del pubblico. Nonostante la sua morte nel 1943, l'eredità artistica di Francesco Sassi continua a essere apprezzata e studiata. Le sue opere, disseminate in diverse località italiane, rappresentano preziosi esempi dello stile Liberty nella scultura italiana di inizio Novecento e testimoniano la versatilità e il talento di un artista capace di interpretare con sensibilità e originalità le correnti artistiche del suo tempo. In conclusione, Francesco Sassi si affermò come uno dei protagonisti della scultura italiana tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico del paese. La sua opera, caratterizzata da un profondo senso estetico e da una continua ricerca espressiva, continua a essere fonte di ispirazione e di studio per gli appassionati d'arte e per i ricercatori, contribuendo a mantenere viva la memoria di uno degli scultori più significativi del suo tempo.