La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Silvio Sbricoli ( Roma 1864 - 1911 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Silvio Sbricoli, nato a Roma nel 1864 e deceduto nella stessa città nel 1911, è stato un esponente significativo della scultura italiana di fine Ottocento e inizio Novecento. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di transizione artistica, in cui l'Italia, e Roma in particolare, erano crocevia di nuove idee e correnti artistiche che si mescolavano con la tradizione classica. Sbricoli iniziò il suo percorso artistico lavorando per molti anni nello studio del celebre scultore francese Prosper d'Épinay, un'esperienza che influenzò profondamente il suo stile e la sua tecnica. Questo apprendistato gli permise di affinare le sue abilità nella scultura e di sviluppare una propria visione artistica, caratterizzata da un realismo attento e dettagliato, che si riflette nelle sue numerose opere. Attivo principalmente a Roma e nei suoi dintorni, Sbricoli produsse una vasta gamma di lavori, tra cui statue, monumenti e ritratti, che gli valsero il riconoscimento e l'apprezzamento sia in Italia che all'estero. Tra le sue opere più note, si ricorda il monumento dedicato a Giuseppe Verdi a Viterbo, realizzato intorno al 1904, che testimonia la sua capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti con sensibilità e maestria. Un altro capolavoro di Sbricoli è la statua di Papiniano, commissionata per il Palazzo di Giustizia di Roma nel 1899. Quest'opera, collocata all'esterno dell'edificio, dimostra la sua abilità nel creare figure imponenti e maestose, capaci di integrarsi armoniosamente con l'architettura circostante. La scultura di Papiniano, in particolare, è un esempio emblematico del suo talento nel rappresentare figure storiche e mitologiche con un realismo vivido e una profonda comprensione del contesto culturale e storico. Sbricoli partecipò anche a numerose esposizioni artistiche, tra cui l'Esposizione di Belle Arti di Torino nel 1884 e l'Esposizione Artistica Nazionale di Venezia nel 1887, dove espose busti ritrattistici in bronzo stucco e altre opere che riscossero grande successo. Queste partecipazioni gli permisero di affermarsi ulteriormente nel panorama artistico italiano e di entrare in contatto con altri artisti e committenti. Nonostante la sua morte prematura nel 1911, l'eredità di Silvio Sbricoli continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianze preziose del suo contributo all'arte italiana. Le sue sculture, caratterizzate da un'attenzione meticolosa al dettaglio e da una profonda sensibilità artistica, riflettono il suo impegno nel catturare la bellezza e la complessità del mondo che lo circondava. La vita e l'opera di Silvio Sbricoli si inseriscono in un contesto storico e culturale ricco e complesso, in cui l'arte italiana stava attraversando profonde trasformazioni. La sua capacità di fondere insieme tradizione e innovazione, realismo e idealizzazione, lo rende una figura di spicco nella scultura dell'epoca, e le sue opere continuano a essere apprezzate per la loro qualità artistica e la loro importanza storica.