La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Scanzi ( Genova 1840 - 1915 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Giovanni Scanzi, nato a Genova il 23 febbraio 1840 e deceduto nella stessa città il 15 aprile 1915, è stato uno scultore italiano di rilevante importanza, la cui vita e opera hanno lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua carriera si è distinta per la creazione di monumenti funebri e opere pubbliche che riflettono un profondo senso di realismo e una sensibilità unica verso il dettaglio e l'espressione emotiva. La formazione artistica di Scanzi iniziò all'età di 12 anni, quando entrò nella bottega dello scultore Santo Varni a Genova. Qui, iniziò spolverando statue e gradualmente sviluppò le sue abilità sotto la guida di Varni, che era anche professore presso l'Accademia Ligustica. Questo periodo di apprendistato fu fondamentale per la formazione di Scanzi, che dimostrò un talento precoce e una dedizione all'arte della scultura. Nel 1863, la sua carriera prese una svolta significativa quando vinse la pensione Durazzo, che gli permise di recarsi a Roma per continuare i suoi studi. A Roma, incontrò Giulio Monteverde, anch'egli vincitore del premio di Roma, e insieme esplorarono nuove direzioni artistiche. Questo periodo romano fu cruciale per l'evoluzione dello stile di Scanzi, che iniziò a distaccarsi dalla ripetuta analisi del dettaglio proposta dal "realismo borghese" per abbracciare una maggiore interpretazione psicologica ed emozionale dei suoi soggetti. Tornato a Genova, Scanzi divenne una figura centrale nel panorama artistico della città, esponendo più volte alla Promotrice e diventando membro della commissione di ammissione dal 1877 al 1896. Dal 1879 al 1892, insegnò all'Accademia Ligustica, dove ebbe tra i suoi studenti Luigi Brizzolara, Eugenio Baroni e Francesco Messina, contribuendo significativamente alla formazione della prossima generazione di scultori. La produzione artistica di Scanzi è stata vasta e variegata, spaziando dalla statuaria devozionale ai ritratti a carattere verista. Tra le sue opere più note, si annoverano numerosi monumenti funebri realizzati per il Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova, dove circa 50 monumenti portano la sua firma. Questi includono le tombe di Carlo di G.B. Casella, Giacomo Carpaneto, Elisa Falcone e Giacomo Pastorino, che testimoniano la sua abilità nel catturare l'essenza umana attraverso il marmo. Oltre ai monumenti funebri, Scanzi ha lasciato un'impronta significativa anche nella scultura pubblica e religiosa. Tra le sue opere più celebri, si ricorda la colonna commemorativa della Spedizione dei Mille, situata sull'estrema punta del Ponte dei Mille a Genova, e l'ultima sua opera, la riproduzione della Madonna delle Vigne, donata dai pellegrini genovesi al Pontefice Benedetto XV nel 1914. La vita di Scanzi fu segnata da un profondo impegno civile e artistico. Alla sua morte, lasciò un cospicuo patrimonio all'Accademia Ligustica, con l'intento di premiare i più promettenti scultori per opere da collocarsi in edifici pubblici, dimostrando così il suo desiderio di contribuire alla crescita culturale e artistica della sua città natale. Giovanni Scanzi rimane una figura emblematica nella storia dell'arte italiana, la cui opera continua a essere studiata e ammirata per la sua capacità di trasmettere emozioni profonde e per la sua maestria tecnica. La sua eredità vive non solo nelle sue sculture, ma anche nel ricordo di coloro che hanno avuto il privilegio di apprendere da lui e di essere ispirati dalla sua visione artistica.