La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Scerbo ( Polistena 1844 - 1908 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Scerbo, nato a Polistena, un piccolo comune nella provincia di Reggio Calabria, l'11 giugno 1844, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del suo tempo. Figlio di Domenico Antonio e Maria Antonia Francone, Scerbo crebbe in un ambiente che favoriva lo sviluppo delle sue inclinazioni artistiche. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida di Francesco Morani, un artista originario della vicina Caridà, che si era trasferito a Polistena da Monteleone, l'odierna Vibo Valentia. Questo periodo di apprendistato fu cruciale per lo sviluppo delle competenze tecniche e stilistiche di Scerbo, che in seguito avrebbero caratterizzato la sua opera. La carriera di Scerbo fu segnata da una produzione artistica prolifica e diversificata, che spaziava dalla scultura alla pittura, con un'attenzione particolare per i soggetti religiosi. Numerose sono le sue opere conservate nelle chiese della regione di Reggio Calabria, tra cui spicca la statua lignea della Madonna della Misericordia, custodita nella Chiesa Parrocchiale di Saline Joniche. Oltre alle opere di carattere religioso, Scerbo si distinse anche come ritrattista, dimostrando una notevole capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti attraverso il possesso sicuro della tecnica e un aggiornamento costante sui coevi indirizzi della scultura napoletana. Tra i lavori più significativi di Scerbo si annoverano i monumenti dedicati a figure storiche e culturali di spicco, come il martire patriota Giovanbattista Falcone, il letterato e filosofo Gian Vincenzo Gravina e il sacerdote Ferdinando Balsano, realizzati rispettivamente nel 1888, 1885 e 1889. Queste opere, situate in Roggiano Gravina e Gioiosa Jonica, testimoniano l'abilità di Scerbo nel campo della scultura monumentale e il suo contributo alla celebrazione dell'identità culturale e storica italiana. Un altro aspetto rilevante della carriera di Scerbo fu la sua partecipazione alla vita culturale e artistica della sua epoca. Nel 1888, il Municipio di Reggio Calabria gli affidò l'esecuzione del busto ritratto di Agostino Plutino, un lavoro che evidenzia la stima e il riconoscimento di cui godeva Scerbo nella sua comunità. La corrispondenza relativa a questo incarico, conservata nei fondi archivistici comunali, offre uno spaccato interessante sulle dinamiche artistiche e sulle commissioni dell'epoca. Giuseppe Scerbo visse in un periodo di grande fermento culturale e artistico, testimoniato dalla ricca produzione di opere d'arte in Calabria e oltre. La sua opera si inserisce in questo contesto come espressione di un talento eccezionale, capace di interpretare e rinnovare la tradizione artistica italiana. La sua morte, avvenuta a Reggio Calabria nel 1908, segnò la fine di una carriera brillante, ma il suo lascito artistico continua a vivere nelle opere che ha creato e nella memoria collettiva. La biografia di Giuseppe Scerbo, delineata da Cesare Minicucci nel 1926 sulla rivista d'arte "Brutium", e le successive ricerche e pubblicazioni hanno contribuito a far luce sulla vita e sull'opera di questo artista, offrendo una testimonianza preziosa della sua importanza nel panorama artistico italiano dell'Ottocento e del primo Novecento. La sua capacità di coniugare la tradizione con l'innovazione, insieme alla varietà e alla qualità delle sue opere, fanno di Giuseppe Scerbo una figura di spicco nella storia dell'arte calabrese e italiana.