La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Selleroni ( Cremona 1807 - 1894 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Selleroni emerge come una figura significativa nel panorama artistico italiano, specialmente per il suo contributo nel campo della scultura sacra. La sua opera più nota, la realizzazione della XIV stazione della Via Crucis nel Santuario di Cerveno in Val Camonica, rappresenta un capolavoro artistico del '700 che ancora oggi attira l'attenzione di studiosi, appassionati d'arte e visitatori. Questa biografia intende esplorare la vita e l'opera di Selleroni, delineando il contesto storico e culturale in cui ha operato e analizzando le sue realizzazioni più significative. Nato in una data non precisata, Giovanni Selleroni si distingue nel panorama artistico milanese per il suo talento nella scultura. La sua formazione artistica, sebbene non documentata nei dettagli, si presume sia avvenuta a Milano, un centro nevralgico per l'arte e la cultura in Italia, dove avrebbe avuto l'opportunità di studiare sotto la guida di maestri dell'epoca e di immergersi nelle correnti artistiche del suo tempo. La sua opera più celebre, la XIV stazione della Via Crucis per il Santuario di Cerveno, è stata commissionata nel 1869. Questo lavoro non solo testimonia la maestria di Selleroni nella scultura religiosa ma anche il suo ruolo nel completamento di un progetto che ha richiesto più di un secolo di lavori. La Via Crucis di Cerveno, con le sue cappelle e stazioni, rappresenta un insieme artistico e spirituale di grande importanza, che riflette la devozione e l'identità culturale della comunità locale in Val Camonica. Il Santuario della Via Crucis di Cerveno, situato in una regione ricca di storia e tradizioni, è noto per la sua straordinaria collezione di opere d'arte sacra, tra cui spiccano le stazioni della Via Crucis. Queste opere, realizzate da vari artisti nel corso dei secoli, narrano le ultime ore della vita di Cristo attraverso un linguaggio artistico che combina devozione, espressione emotiva e maestria tecnica. La contribuzione di Selleroni a questo insieme, con la sua ultima stazione, chiude idealmente un ciclo artistico e spirituale, conferendo al santuario un'unità stilistica e tematica. La scelta di Selleroni per la realizzazione di questa opera non è casuale ma si inserisce in un contesto di rinnovato interesse per l'arte sacra in Italia nel XIX secolo, un periodo caratterizzato da un fervore religioso e da un desiderio di riscoperta e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale. In questo scenario, la figura di Selleroni emerge come quella di un artista capace di interpretare le esigenze del suo tempo, coniugando tradizione e innovazione. Nonostante la fama legata principalmente alla sua opera a Cerveno, la carriera di Selleroni non si limita a questo singolo contributo. Le fonti storiche suggeriscono che la sua attività artistica sia stata ampia e variegata, sebbene molte delle sue opere siano oggi meno note o difficilmente attribuibili con certezza a causa della scarsità di documentazione. Tuttavia, il suo nome rimane indissolubilmente legato al Santuario della Via Crucis di Cerveno, dove la sua arte continua a parlare al cuore dei fedeli e degli amanti dell'arte. In conclusione, Giovanni Selleroni rappresenta una figura emblematica dell'arte sacra italiana del XIX secolo. La sua opera al Santuario della Via Crucis di Cerveno testimonia non solo la sua abilità tecnica ma anche la sua profonda sensibilità artistica e spirituale. Attraverso il suo lavoro, Selleroni ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte italiana, contribuendo a perpetuare la tradizione della Via Crucis come espressione di fede e di cultura.