La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Emanuele Serrano ( attivo a Chieti nel 19� secolo - attivo a Chieti nel 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Emanuele Serrano fu uno scultore italiano attivo principalmente nella lavorazione della terracotta verso la fine del XIX secolo. Nato a Chieti, nella regione dell'Abruzzo, Serrano si distinse per la sua abilità nell'arte della scultura, creando opere che riflettevano la vita quotidiana e le tradizioni popolari della sua terra. La sua partecipazione alla quarta Mostra Nazionale di Belle Arti a Torino nel 1880 segnò un momento importante nella sua carriera. In quell'occasione, espose un gruppo in terracotta intitolato "Il ritorno della sera di contadini Abruzzesi", che raffigurava i contadini della regione Abruzzo al ritorno dal lavoro nei campi. Quest'opera, insieme ad altre come "Mincuccio il figlio mio", "Le canzoni d'amore" e "La Vendemmia", esposte a Milano nel 1881, dimostrano la sua capacità di catturare con sensibilità e realismo la vita rurale e le sue fatiche. Nel 1883, a Roma, Serrano presentò altre opere che continuavano a esplorare temi legati alla vita contadina, come "Carminantonio lu capraro" e "Uva e fichi". Queste sculture mostravano non solo la sua maestria tecnica, ma anche un profondo legame emotivo con i soggetti rappresentati, che emergeva attraverso la delicatezza dei dettagli e l'espressività delle figure. Un anno dopo, nel 1884, Serrano espose a Torino il busto "Pepaolotto", che fu poi mostrato anche all'Esposizione Fiorentina di Belle Arti del 1889 insieme alla sua scultura "Si rimira". Entrambe le opere furono esposte quell'anno all'Esposizione di Parigi, dove "Si rimira" vinse un premio. Questo riconoscimento internazionale non solo attestava il talento di Serrano, ma anche l'apprezzamento che il suo lavoro riceveva oltre i confini nazionali. All'Esposizione di Belle Arti di Firenze, Serrano presentò una processione rurale intitolata "Viva Maria", un'opera che probabilmente rifletteva le tradizioni religiose e le celebrazioni comunitarie tipiche delle aree rurali italiane. Altre sue opere note includono un mezzobusto in terracotta di un ragazzo con un pollo, "Fanciullo con gallina", e una scultura di una contadina di nome "Narcisa". Queste opere sono esempi della sua capacità di rappresentare con calore e intimità i soggetti della vita quotidiana. Nonostante la sua abilità e il successo ottenuto, le informazioni sulla vita e la carriera di Emanuele Serrano rimangono scarse. Tuttavia, è chiaro che il suo lavoro era profondamente radicato nella cultura e nelle tradizioni della sua regione natale, l'Abruzzo. Le sue sculture in terracotta, spesso caratterizzate da una forte componente narrativa, offrono uno sguardo intimo e personale sulla vita rurale italiana di fine Ottocento. Le opere di Serrano sono state esposte in importanti mostre e hanno ricevuto riconoscimenti significativi, contribuendo a preservare e celebrare la cultura e le tradizioni italiane attraverso l'arte della scultura. La sua capacità di catturare l'essenza della vita contadina e di trasmettere emozioni autentiche attraverso la terracotta lo ha reso un artista apprezzato e ricordato, nonostante la mancanza di documentazione dettagliata sulla sua vita. In conclusione, Emanuele Serrano rimane una figura enigmatica ma significativa nella storia dell'arte italiana. Le sue sculture in terracotta continuano a essere apprezzate per la loro bellezza e per la loro capacità di connettere gli spettatori con un passato rurale che, sebbene lontano nel tempo, è reso vivo e tangibile attraverso la sua arte.