La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Silvestro Simonetta ( attivo a Torino nel 19� secolo - attivo a Torino nel 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Silvestro Simonetta, nato a Cambiasca nel 1812 e deceduto a Torino nel 1875, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del XIX secolo, specialmente nel panorama artistico piemontese. La sua formazione artistica si svolse principalmente all'Accademia Albertina di Torino, dove studiò tra il 1843 e il 1845 sotto la guida di maestri del calibro di Giuseppe Gaggini (1791-1867) e Giuseppe Bogliani (1802-1881). Questo periodo di studi fu fondamentale per lo sviluppo delle sue capacità tecniche e della sua sensibilità artistica, che lo avrebbero poi portato a diventare uno degli scultori più apprezzati del suo tempo. Dopo aver completato la sua formazione, Simonetta si trasferì a Roma nel 1847, dove fu pensionato del Collegio Caccia. Questa esperienza romana gli permise di immergersi completamente nella ricchezza artistica della città, entrando in contatto con le opere dei grandi maestri del passato e contemporanei. Fu un periodo di intensa crescita personale e artistica, durante il quale Simonetta poté affinare ulteriormente le sue tecniche scultoree e sviluppare uno stile personale distintivo. Tornato a Torino, Simonetta iniziò a esporre assiduamente alla Promotrice di Belle Arti dal 1844, guadagnandosi rapidamente la stima e il riconoscimento sia del pubblico che della critica. Le sue opere furono apprezzate per la finezza dei dettagli, la profondità espressiva e la capacità di catturare l'essenza dei soggetti ritratti. Tra i suoi lavori più noti, si ricordano le statue per il Camposanto di Torino e di Vercelli, il Monumento a Eugenio di Savoia Soisson (1858) nel portico del Palazzo del Municipio di Torino, il Monumento ad Alessandro Borella (1871), e le statue del Conte Verde e di Andrea Provana nello scalone di Palazzo Reale. Particolarmente significative sono anche le statue raffiguranti La Legge e L'Arte per la facciata nuova di Palazzo Carignano, il San Maurizio per la facciata della Basilica Mauriziana e altre per la chiesa di San Massimo. Queste opere testimoniano la versatilità di Simonetta e la sua capacità di lavorare su commissione per importanti progetti pubblici, interpretando con sensibilità e maestria le richieste dei committenti. Oltre alle grandi commissioni pubbliche, l'attività di Simonetta si orientò anche verso una produzione di busti, ritratti e sculture di medie e piccole proporzioni. In queste opere, l'artista riuscì a esprimere al meglio la sua perizia nel trattare il marmo, materiale che seppe modellare con incredibile sensibilità per catturare le sfumature emotive e caratteriali dei soggetti ritratti. La carriera di Silvestro Simonetta fu segnata da un costante impegno artistico e da un profondo amore per la scultura, che lo portarono a diventare uno dei protagonisti dell'arte piemontese dell'Ottocento. La sua opera, caratterizzata da un equilibrio tra tradizione e innovazione, continua a essere apprezzata per la sua capacità di comunicare emozioni profonde e per la maestria tecnica. Simonetta lasciò un'eredità artistica di grande valore, testimoniata dalle sue numerose opere presenti in collezioni pubbliche e private. La sua figura di scultore è ricordata non solo per le sue realizzazioni ma anche per il contributo dato all'arte italiana del XIX secolo, un periodo di grande fermento culturale e artistico. La sua vita e la sua opera rimangono un esempio di dedizione all'arte e di ricerca della bellezza, elementi che hanno guidato ogni passo della sua carriera artistica. Related