La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Turillo Sindoni ( Barcellona Pozzo di Gotto 1870 - Roma 1940 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Turillo Sindoni, nato il 24 dicembre 1868 a Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nell'arte del suo tempo, nonostante sia stato in gran parte dimenticato dopo la sua morte, avvenuta il 9 gennaio 1941. La sua vita e la sua opera riflettono la complessità e la ricchezza dell'arte italiana di fine Ottocento e inizio Novecento, un periodo di grandi cambiamenti sociali, politici e culturali. Fin dalla giovane età, Sindoni dimostrò un talento eccezionale per la scultura. Le sue prime opere, statuine di argilla modellate per il presepe, raffiguravano i notabili del suo paese natale, evidenziando già una notevole abilità nel catturare l'essenza dei suoi soggetti. La sua formazione artistica iniziò alla gloriosa scuola di disegno della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Barcellona Pozzo di Gotto, dove fu notato dal direttore di un giornale messinese che lo segnalò all'Accademia delle Belle Arti. Grazie a un finanziamento comunale, Sindoni poté frequentare l'Accademia a Roma, dove si affermò come artista e aprì ben tre studi d'arte. La sua carriera fu segnata da importanti successi e riconoscimenti. Nel 1919, realizzò un gruppo bronzeo intitolato "Il trionfo della Vittoria Italiana", che testimonia la sua abilità nel lavorare il bronzo e la sua sensibilità nel rappresentare temi patriottici e celebrativi. Sindoni si distinse particolarmente nell'arte del busto-ritratto, eternando molte personalità dell'aristocrazia dell'epoca, tra cui la Regina Elena di Savoia. La sua produzione artistica includeva anche numerosi monumenti ai caduti, che ancora oggi dominano piazze e giardini d'Italia, testimoniando il suo impegno nel commemorare i sacrifici della Prima Guerra Mondiale. Nonostante il successo, la vita di Sindoni non fu priva di difficoltà. Dopo la sua morte, avvenuta a Roma e seguita dalla sepoltura al cimitero del Verano, il suo nome cadde rapidamente nell'oblio, in parte a causa della sua scelta di non aderire ai movimenti artistici contemporanei. La sua arte, infatti, si caratterizzava per un realismo espressivo e una forte indipendenza stilistica, che lo distanziavano dalle correnti dominanti del suo tempo. La riscoperta dell'opera di Sindoni è avvenuta solo recentemente, grazie agli sforzi di studiosi e appassionati che hanno iniziato a indagare la sua vita e il suo lavoro. Tra le sue opere più note, si ricordano il Monumento ai Caduti di Agropoli e il monumento a Cola dell'Amatrice, quest'ultimo danneggiato dal terremoto del 2016 e successivamente restaurato. Queste opere, insieme ai suoi busti e ai monumenti sparsi in tutta Italia e all'estero, rivelano la versatilità di Sindoni e la sua capacità di esprimere, attraverso la scultura, le emozioni e gli ideali del suo tempo. Nonostante la sua morte e il successivo oblio, l'opera di Turillo Sindoni continua a parlare al presente, offrendo una finestra sul passato artistico e culturale dell'Italia. La sua vita, segnata da successi e dimenticanze, riflette le sfide e le contraddizioni di un'epoca di transizione, in cui l'arte cercava nuove strade espressive. Oggi, grazie al lavoro di ricerca e divulgazione, il nome di Turillo Sindoni è tornato a occupare un posto di rilievo nella storia dell'arte italiana, come testimone di un'epoca e come artista di straordinario talento.