La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Ernesto Solitario ( San Giorgio La Molara 1838 - ? ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Ernesto Solitario fu uno scultore italiano nato nel luglio del 1838 a San Giorgio La Molara, nella provincia di Benevento. La sua vita e la sua arte si svilupparono principalmente a Napoli, dove divenne una figura di spicco nel panorama artistico dell'epoca. La formazione di Solitario iniziò all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove studiò arte e ricevette un sostegno finanziario dalla provincia. Questo periodo di studi fu fondamentale per la sua crescita artistica e per la definizione del suo stile scultoreo. Durante gli anni dell'accademia, Solitario iniziò a esprimere il suo talento attraverso la creazione di opere che presto gli avrebbero guadagnato riconoscimenti e commissioni importanti. Tra le sue opere più note, si annoverano una statua in legno dell'Immacolata per la chiesa di Baiam e una rappresentazione di San Giuseppe. Inoltre, realizzò una Sacra Famiglia nel 1859, che gli valse una medaglia d'argento all'Esposizione di Napoli. Questo lavoro, in particolare, dimostrò la sua abilità nel catturare la delicatezza emotiva e la sacralità dei soggetti religiosi, una caratteristica che avrebbe continuato a definire molte delle sue opere successive. Solitario si distinse anche per la creazione di tre statue in terracotta a grandezza naturale per la chiesa di Saviano e per il Bacchus con capra, destinato al Municipio di Campobasso. La sua abilità nel modellare la terracotta e nel rappresentare figure mitologiche con un tocco di realismo e vivacità era evidente in queste opere, che mostravano una comprensione profonda sia della forma umana che della narrativa mitologica. Un altro aspetto notevole della sua produzione artistica fu la realizzazione di busti e medaglioni. Tra questi, spiccano il busto in marmo per il Collegio dei Nobili e quello di Carlo III di Napoli per la sala della porcellana al Museo di Capodimonte. Questi lavori riflettevano la sua capacità di catturare l'essenza e la dignità dei suoi soggetti, rendendoli vivi attraverso la pietra. Ernesto Solitario fu anche un apprezzato insegnante. Divenne professore di plastica e disegno per l'Albergo dei Poveri a Napoli, dove condivise la sua conoscenza e la sua passione per l'arte con le nuove generazioni di artisti. Il suo impatto come educatore contribuì a formare una nuova ondata di talenti nel campo della scultura. La sua carriera fu costellata di successi e riconoscimenti. Tra i suoi lavori più significativi, si ricordano i cinque medaglioni in stucco per l'archivio di San Pietro a Maiella e sei ritratti archeologici per la sala delle medaglie del Museo Nazionale di Napoli. Queste opere dimostravano la sua versatilità e la sua capacità di lavorare con materiali diversi, mantenendo sempre un alto livello di qualità artistica. Nonostante la sua morte, avvenuta in una data non precisata, l'eredità di Ernesto Solitario continua a vivere attraverso le sue sculture. Le sue opere sono testimonianze della sua maestria e del suo contributo all'arte italiana dell'Ottocento. La sua vita, dedicata alla creazione di bellezza e alla formazione di futuri artisti, lo ha reso una figura rispettata e ricordata nel mondo dell'arte.