La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Grazioso Spazzi ( Verona 1816 - 1892 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Grazioso Spazzi, nato a Milano il 15 agosto 1816 e deceduto a Verona il 12 settembre 1892, è stato un illustre scultore italiano, figura di spicco nell'ambito artistico del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un contesto storico e culturale particolarmente fervido, caratterizzato da profonde trasformazioni sociali, politiche e artistiche. Figlio primogenito di Antonio Spazzi, anch'egli scultore, Grazioso ereditò dal padre non solo il talento artistico ma anche la passione per la scultura, che lo avrebbe portato a diventare uno dei più apprezzati artisti del suo tempo. La sua formazione iniziò a Verona, sotto la guida di Innocenzo Fraccaroli, e proseguì all'Accademia di Brera, dove si distinse per le sue abilità. Grazioso Spazzi esordì all'esposizione di Verona del 1835, presentando alcuni disegni e bozzetti in gesso per il Monumento a padre Antonio Cesari. Questa prima apparizione pubblica segnò l'inizio di una lunga e fruttuosa carriera, durante la quale realizzò numerose opere, molte delle quali ancora oggi conservate nel Cimitero Monumentale di Verona. Tra le sue sculture più note, si ricorda "Giuseppe venduto dai fratelli", esposta alla VI edizione della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino nel 1847, e il gruppo in marmo "Amore doma la forza", presentato alla XXIII edizione della stessa mostra. Sposato con Angelica Puppa, Grazioso Spazzi ebbe sei figli, tra cui si distinguono Carlo e Attilio, che seguirono le orme paterne diventando anch'essi scultori di rilievo. La sua bottega divenne un punto di riferimento per l'arte scultorea dell'epoca, un luogo dove si formarono generazioni di artisti e dove nacquero opere destinate a lasciare un segno indelebile nella storia dell'arte italiana. La fama di Grazioso Spazzi travalicò i confini di Verona, raggiungendo città come Rovigo, Lendinara e Vicenza, dove ricevette importanti committenze. La sua abilità nel ritratto e la maestria nella lavorazione del marmo gli valsero l'apprezzamento di critica e pubblico, consolidando la sua reputazione di artista di primo piano. Oltre alla scultura, Grazioso Spazzi si dedicò anche all'insegnamento, trasmettendo la sua conoscenza e la sua passione per l'arte alle nuove generazioni. La sua eredità artistica e culturale è stata portata avanti dai figli e dai numerosi allievi che hanno avuto il privilegio di apprendere nella sua bottega. La morte di Grazioso Spazzi, avvenuta a Verona il 12 settembre 1892, segnò la fine di un'epoca ma non il tramonto della sua arte, che continua a vivere attraverso le sue opere. Le sculture di Spazzi, infatti, rappresentano ancora oggi un punto di riferimento nell'ambito della scultura italiana dell'Ottocento, testimoniando il talento e la sensibilità di un artista capace di interpretare e di esprimere, attraverso il marmo, le emozioni e gli ideali del suo tempo. La sua opera è stata oggetto di studio e di ammirazione da parte di critici, storici dell'arte e appassionati, che ne hanno riconosciuto il valore e l'importanza nel panorama artistico italiano. Grazioso Spazzi rimane, dunque, una figura emblematica, un maestro la cui arte ha saputo attraversare i secoli, mantenendo intatta la sua capacità di emozionare e di ispirare.