La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Innocenzo Spinazzi ( Roma 1726 - Firenze 1798 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Innocenzo Spinazzi nacque il 18 luglio 1726 a Roma, nel rione Pigna, figlio di Angelo Maria Spinazzi, un rinomato argentiere, e di Lisa Buard, originaria di Liegi. La sua formazione artistica iniziò nella bottega del padre e proseguì sotto la guida di Giovan Battista Maini, da cui apprese la purezza di linee propria del tardo classicismo. Questa formazione iniziale fu fondamentale per lo sviluppo del suo stile e per la sua futura carriera. Nel corso della sua vita, Spinazzi divenne uno degli scultori più importanti del periodo rococò, attivo principalmente a Roma e Firenze. La sua opera è caratterizzata da una notevole abilità tecnica e da un'estetica che fonde elementi del classicismo con quelli più leggeri e decorativi del rococò. Tra le sue opere più note, si annoverano sculture religiose, monumenti funebri, busti e restauri di antichità. Uno dei primi successi di Spinazzi fu la realizzazione della statua di San Giuseppe Calasanzio (1755) per la navata della Basilica di San Pietro a Roma. Quest'opera gli valse il riconoscimento e la stima nel panorama artistico dell'epoca, aprendogli le porte per ulteriori commissioni di prestigio. Nel 1769, Spinazzi si trasferì a Firenze, dove la sua carriera subì una svolta significativa. L'anno successivo, fu nominato scultore di corte ufficiale per la dinastia dei Lorena, su raccomandazione del Granduca Leopoldo (in seguito Imperatore Leopoldo II). Questo incarico gli permise di lavorare al restauro di importanti sculture antiche nelle collezioni medicee, tra cui il gruppo di Niobe. Inoltre, realizzò copie abili di statue e busti antichi, contribuendo significativamente alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio artistico fiorentino. Tra le sue opere più celebri a Firenze, si ricordano i monumenti a tre illustri cittadini fiorentini nella chiesa di Santa Croce: il giurista Giovanni Lami, Angelo Tavanti e lo scrittore Niccolò Machiavelli. Quest'ultimo, in particolare, è un esempio emblematico del suo talento: la Tomba monumentale di Niccolò Machiavelli (1787) è caratterizzata da una composizione sobria ma eloquente, con la figura allegorica della Politica che regge un medaglione con il ritratto di Machiavelli. Spinazzi fu anche un abile restauratore di antichità e un ritrattista di corte, oltre che professore di scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze dal 1784 fino alla sua morte, avvenuta nella città toscana il 19 novembre 1798. Durante questi anni, influenzò generazioni di scultori e contribuì alla diffusione dello stile neoclassico. Le sue sculture di donne velate, come la Fede (1781; Santa Maria Maddalena de' Pazzi) e la Religione (dalla tomba di Varvara Jakovlevna, Principessa Beloselskij, 1794; Torino, Museo Civico), sono considerate capolavori di virtuosismo marmoreo e seguono i precedenti stabiliti da Antonio Corradini e Giuseppe Sanmartino nella Cappella Sansevero di Napoli. Innocenzo Spinazzi lasciò un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo, non solo come scultore ma anche come restauratore, ritrattista e educatore. La sua opera continua a essere ammirata e studiata per la sua raffinatezza tecnica e per il suo contributo alla scultura del tardo Settecento.