La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Pietro Tenerani ( Torano 1789 - Rome 1869 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Pietro Tenerani, nato l'11 novembre 1789 a Torano, una frazione di Carrara nota come la "capitale mondiale del marmo", è stato uno degli scultori italiani più raffinati e noti del suo tempo, particolarmente associato al movimento purista nell'arte. La sua vita, lunga e artisticamente ricca, è stata segnata da successi e riconoscimenti che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte. Cresciuto in un ambiente familiare legato all'arte - suo zio Pietro Marchetti era uno scultore apprezzato e direttore dell'Accademia di Belle Arti di Carrara - Tenerani fu immerso fin dalla giovinezza nel mondo della scultura. Questo contesto familiare non solo gli fornì le prime nozioni artistiche ma anche l'opportunità di studiare all'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove il suo talento iniziò a fiorire. Nel 1813, la sua carriera prese una svolta decisiva quando vinse un concorso indetto dall'Accademia di Belle Arti di Carrara per un pensionato a Roma. Questo premio gli permise di trasferirsi nella capitale, dove avrebbe vissuto per il resto della sua vita. A Roma, Tenerani divenne allievo del celebre scultore danese Bertel Thorvaldsen, sotto la cui guida affinò ulteriormente le sue abilità e sviluppò il suo stile distintivo. Tenerani si distinse per le sue opere ispirate all'idealizzazione purista del vero, un approccio che cercava di armonizzare la bellezza classica con la spiritualità. Tra le sue sculture più note a soggetto mitologico classicista, spiccano la "Flora", la "Psiche svenuta" e la "Psiche abbandonata", tutte caratterizzate da un tratto estremamente armonioso e delicato. Queste opere, insieme ad altre, furono contese dai maggiori musei del mondo e i suoi ritratti divennero ambiti da dame, alti prelati e capi di Stato di tutta Europa. Nel 1843, Tenerani fu tra i sottoscrittori del manifesto del purismo italiano, "Del Purismo nelle arti", redatto da Antonio Bianchini. Questo documento segnò un momento importante nella storia dell'arte italiana, sottolineando l'importanza di un ritorno alla semplicità e alla purezza formale ispirata al primo Rinascimento. La sua reputazione come scultore gli valse commissioni di prestigio, tra cui due monumenti dedicati a Simón Bolívar, il celebre patriota venezuelano noto come El Libertador. Una di queste opere fu realizzata in bronzo e collocata a Bogotà nel 1846, mentre la seconda fu eretta a Caracas nel 1852. Nel corso della sua carriera, Tenerani ricoprì anche importanti incarichi istituzionali. Nel 1856 divenne presidente dell'Accademia di San Luca a Roma, nel 1858 presidente dei Musei Capitolini e, dal 1860, direttore dei Musei Vaticani. Questi ruoli gli permisero di influenzare significativamente il panorama artistico e culturale dell'epoca. Tra le sue opere più note vi sono anche alcune sculture funebri, come la scultura di Adele Parain e la struggente statua di Teresa Pelzer nella Cappella Cerasi, collocate presso la basilica di Santa Maria del Popolo. Queste opere evidenziano la capacità di Tenerani di esprimere profonde emozioni umane attraverso il marmo. Pietro Tenerani morì a Roma il 14 dicembre 1869, lasciando un'eredità artistica che continua a essere celebrata e studiata. La sua vita e il suo lavoro rappresentano un capitolo significativo nella storia dell'arte italiana, testimoniando la transizione dal neoclassicismo al purismo e l'impatto duraturo di queste correnti artistiche.