La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Bertel Thorvaldsen ( Copenaghen 1770 - 1844 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Bertel Thorvaldsen, nato Albert Bertel Thorvaldsen il 19 novembre 1770 a Copenaghen, Danimarca, è stato uno degli scultori più celebri e influenti del movimento neoclassico. La sua vita e la sua opera hanno lasciato un'impronta indelebile nell'arte europea, attraversando confini e generazioni. Figlio di un intagliatore islandese che si era stabilito in Danimarca, Thorvaldsen mostrò fin da giovane un talento eccezionale per il disegno e la scultura, tanto da essere ammesso all'Accademia Reale Danese di Belle Arti all'età di undici anni. La sua formazione accademica gli fornì le basi classiche e le competenze tecniche necessarie, ma fu il suo soggiorno a Roma, iniziato nel 1797 grazie a una borsa di studio, a segnare decisamente il suo percorso artistico. A Roma, Thorvaldsen entrò in contatto con l'entusiasmo prevalente per la scultura classica, che accese la sua immaginazione e influenzò profondamente il suo stile. La città eterna divenne non solo il luogo in cui perfezionò la sua arte, ma anche la sua casa per la maggior parte della sua vita. Il successo di Thorvaldsen iniziò con la creazione della statua di Giasone nel 1803, che attirò l'attenzione dello scultore italiano Antonio Canova e lo lanciò in una carriera di straordinario successo. Durante la sua vita, Thorvaldsen ricevette commissioni da tutta Europa, lavorando per papi, napoleoni e famiglie reali. La sua fama crebbe a tal punto che, al suo ritorno a Copenaghen nel 1838, fu accolto come un eroe nazionale. Thorvaldsen è noto per le sue sculture che reinterpretano temi e figure dell'antichità classica, tra cui spiccano le serie colossali di statue di Cristo e dei Dodici Apostoli per la Vor Frue Kirke a Copenaghen e il fregio di Alessandro per il Palazzo del Quirinale a Roma. Le sue opere si caratterizzano per la purezza delle linee, l'ideale di bellezza classica e una profonda espressività emotiva, pur mantenendo una certa distanza e formalità tipiche del neoclassicismo. Oltre alla sua attività di scultore, Thorvaldsen fu anche un appassionato collezionista d'arte. La sua vasta collezione, che includeva dipinti, disegni e antichità, oltre ai modelli delle sue sculture, fu lasciata in eredità al popolo danese. Questa collezione costituisce il nucleo del Thorvaldsens Museum a Copenaghen, inaugurato nel 1848, il primo museo pubblico in Danimarca e un monumento alla sua eredità artistica. Thorvaldsen morì il 24 marzo 1844 a Copenaghen, all'età di 73 anni. La sua sepoltura nel cortile del Thorvaldsens Museum simboleggia il desiderio dell'artista di riposare eternamente circondato dalla sua arte. La sua eredità, tuttavia, va ben oltre la sua tomba, influenzando generazioni di artisti e continuando a incantare il pubblico di tutto il mondo con la sua visione dell'antico portata in vita attraverso il marmo. Nonostante il declino della popolarità del neoclassicismo e la sua opera nel corso del XIX secolo, la riscoperta e la rivalutazione del lavoro di Thorvaldsen nel XX secolo hanno riaffermato il suo posto come uno dei massimi esponenti della scultura neoclassica. Oggi, le sue opere sono esposte in musei di tutto il mondo, testimoniando la sua maestria e la sua capacità di catturare l'essenza dell'umanità attraverso la forma scultorea.