La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Sirio Tofanari ( Florence 1886 - 1969 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Sirio Tofanari nacque a Firenze il 9 aprile 1886 in una famiglia di scultori ornamentali; era figlio e nipote di scultori e fratello minore del pittore e scultore Salvino Tofanari. La sua infanzia fu segnata da frequenti cacce nelle tenute di famiglia, esperienze che influenzarono profondamente la sua futura vocazione artistica. Orfano all'età di sedici anni, Tofanari si innamorò a diciotto anni di una donna più grande di lui e, per sfuggire ai conflitti con i fratelli, nel 1907 fuggì con lei prima a Parigi e poi a Londra. Durante il suo soggiorno a Londra, Tofanari sviluppò la sua passione per la scultura di animali, trascorrendo molto tempo allo zoo per studiare gli animali e visitando regolarmente il Museo di Storia Naturale. Questi anni di osservazione intensa furono fondamentali per la sua formazione artistica, tanto che egli stesso si definì autodidatta, riferendosi a questo periodo di apprendimento autonomo. Prima di trasferirsi all'estero, Tofanari aveva studiato scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze dal 1902 al 1907. La sua prima esposizione nota risale al 1906 a Firenze con un'opera intitolata "Labourers at work". Successivamente, espose in diverse città italiane e, nel 1909, partecipò alla Biennale di Venezia, dove la sua scultura "The Caress", raffigurante due pantere in un gesto affettuoso, fu acquistata dalla Galleria d'Arte Moderna di Firenze. Tofanari divenne noto come esponente di spicco della scuola Animalier in Italia, guadagnando riconoscimenti e fama internazionale. Espose le sue opere in città come Barcellona, Buenos Aires e San Francisco. Nel 1928, gli fu commissionata la fontana centrale per le terme di Montecatini, nota come "Fontana dei Coccodrilli", che rifletteva il suo stile osservazionale unito a elementi decorativi Art Nouveau. La sua reputazione crebbe ulteriormente quando la regina Elisabetta del Belgio inaugurò una mostra personale delle sue opere a Bruxelles nel 1928, acquistando alcune opere per la sua collezione personale. Tofanari partecipò a tutte le edizioni della Biennale di Venezia dal 1909 al 1934 e alla Quadriennale di Roma gli fu dedicato un intero padiglione. Nel 1937, Tofanari si trasferì a Milano, dove trovò una forte domanda per le sue opere da parte di collezionisti privati. Tuttavia, la sua casa e il suo studio furono distrutti durante un bombardamento alleato nel 1942. Nonostante la perdita, continuò a lavorare, realizzando anche rilievi di scene religiose, ma mantenendo sempre un interesse per il mondo animale, come dimostra la sua opera "Il pellicano sacro" del 1961. Nel 1949, il Presidente della Repubblica lo nominò membro dell'Accademia di San Luca a Roma, riconoscendo così il suo contributo all'arte italiana. Le sue sculture, che spaziavano da elefanti cuccioli a gatti, pappagalli, pantere e molti altri animali, erano ammirate per la loro capacità di catturare l'essenza e il movimento naturali dei soggetti. Sirio Tofanari morì a Milano il 12 ottobre 1969, lasciando un'eredità artistica significativa. Le sue opere sono state vendute in aste internazionali, raggiungendo prezzi elevati, come dimostra la vendita di "L'Avvoltoio" per 72.558 dollari presso Sotheby's a Londra nel 2006. Le sue sculture continuano ad essere esposte e apprezzate in gallerie e musei di tutto il mondo, mantenendo vivo il ricordo del suo talento e della sua dedizione all'arte della scultura animalier.