La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Felice Tosalli ( Turin 1883 - 1958 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Felice Tosalli, nato a Torino nel 1883 e deceduto nella stessa città nel 1958, è stato uno scultore, illustratore, litografo e ceramista italiano, la cui opera ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del primo Novecento. Figlio di un falegname, Tosalli iniziò a lavorare nella bottega paterna, dove sviluppò le sue prime abilità manuali e un interesse per il disegno che lo avrebbe portato a intraprendere un percorso artistico. La sua formazione iniziò presso l'Accademia Albertina di Torino nel 1897, dove studiò fino al 1900. Questo periodo fu fondamentale per lo sviluppo delle sue competenze tecniche e per la sua crescita come artista. Nel 1905, Tosalli decise di trasferirsi a Parigi, città che all'epoca era considerata il cuore pulsante dell'arte e della cultura europea. Durante il suo soggiorno parigino, che durò fino al 1907, lavorò come sbozzatore in legno in un laboratorio specializzato in restauri e imitazioni d'arte antica e frequentò il Jardin des Plantes, un orto botanico che includeva anche uno zoo. Questa esperienza fu cruciale per la sua formazione, in quanto gli permise di studiare da vicino le forme animali, che divennero poi il fulcro della sua produzione artistica. Al suo ritorno a Torino, Tosalli iniziò a lavorare come cartellonista per le prime case cinematografiche e, insieme a Sandro Vacchetti, come litografo presso la Tipografia Doyen. La sua carriera artistica prese slancio quando iniziò a ricevere commissioni dalla famiglia Savoia e realizzò opere per papa Pio XI. La sua produzione si caratterizzò per una particolare attenzione al mondo animale, che egli interpretava con uno stile personale e innovativo, e per la realizzazione di ritratti e piccole sculture di figura ispirate a temi letterari e mitologici. Nel 1909, Tosalli iniziò a esporre le sue opere alla Promotrice di Belle Arti di Torino, e nel 1922 partecipò alla Fiorenzina Primaverile, dove presentò sette opere che racchiudevano tutta la sua poetica. Nello stesso anno, espose a Roma "I favoriti di Diana", piccoli cervi della dea della caccia. Nel 1925, tenne una personale a Torino, consolidando ulteriormente la sua reputazione come artista di talento. Tosalli si distinse per la sua abilità nel lavorare il legno, materiale che aveva imparato a conoscere e apprezzare fin da bambino nella bottega del padre. La sua produzione in legno colorato iniziò a comparire nel 1909, e nel 1913 espose alla Galleria Pesaro di Milano, dove presentò "Gufo, ermellino", una delle sue sculture più significative in ceramica policroma. Verso la fine degli anni Venti, Tosalli iniziò a collaborare con la famosa ditta di ceramiche Lenci, per la quale realizzò modelli zoomorfi che si distinguevano per la loro vivacità espressiva e decorativa. Negli anni Trenta, collaborò anche con la casa tedesca Rosenthal, ampliando così il suo raggio d'azione nel campo della ceramica. La sua attività non si limitò alla scultura, ma si estese anche all'illustrazione e alla litografia, lavorando come illustratore per la Tipografia Doyen e per pubblicità e réclame per diverse aziende. Le sue opere furono apprezzate non solo per la loro qualità artistica, ma anche per la loro funzionalità progettuale. Tosalli fu anche un attivo pubblicista, realizzando caricature militari, figurini per il teatro e progetti di mobili e arredo chiesastico. La sua produzione animalista, in particolare, è stata oggetto di studi e pubblicazioni che ne hanno sottolineato l'importanza e l'originalità. Nonostante la sua morte nel 1958, l'opera di Tosalli continua a essere oggetto di studio e apprezzamento. Il Mart di Rovereto ha contribuito alla riscoperta del suo lavoro, dedicandogli mostre e pubblicazioni che ne hanno evidenziato la raffinatezza e l'unicità. La sua opera è conservata in importanti collezioni pubbliche, come la Galleria d'Arte Moderna di Torino e il Museo del Cinema di Torino, e continua a essere esposta in mostre e rassegne che ne celebrano il talento e la creatività.