La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Trabacchi ( Rome 1839 - 1909 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Trabacchi fu uno scultore italiano di grande talento, la cui vita e le cui opere hanno lasciato un'impronta significativa nell'arte del suo tempo. Nato a Roma il 25 novembre 1838, Trabacchi crebbe in una famiglia dove l'arte e la cultura erano molto presenti. Suo padre, Domenico, originario di Siena, lavorava come decano, una sorta di maggiordomo, per monsignor Filippo Corsi nel Collegio Piceno, mentre sua madre, Maria Iacchelli, proveniva da Perugia. Trabacchi si distinse per la sua intensa produzione artistica, che spaziava dalla scultura funeraria a quella monumentale, dalle statue sacre a quelle profane. Tra le sue opere più note, si ricorda il modello di Cristoforo Colombo in meditazione, realizzato per il progetto di un monumento al celebre navigatore e portato alla World’s Columbian Exposition di Chicago nel 1893. Nel cimitero del Verano a Roma, si possono ammirare il busto del canonico Cesare Prosperi-Buti e le statue dei fanciulli Guido e Luigi, oltre alla tomba dei coniugi Vincenzo Tojetti e Adelaide Scudellari, sormontata dalla statua della Pace. Trabacchi fu anche un artista fecondo, che lavorò spesso in collaborazione con Adalberto Cencetti. Insieme, realizzarono un bozzetto di monumento a Benito Juárez, approvato dal governo del Messico. Tra le sue opere principali, si annoverano un altorilievo intitolato "Il primo parto", esposto a Firenze nel 1861, due monumenti sepolcrali nella chiesa di Sant'Agostino a Roma, le statue colossali "L'Architettura" e "L'Arte", il San Matteo nella basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, una statuetta di bronzo chiamata "L'Ascolia", e la celebre statua di Betsabea, esposta a Londra nel 1888 e premiata nelle principali esposizioni europee. Trabacchi fu anche attivo nella creazione di busti e ritratti di classica compostezza, come dimostrano i suoi contributi ai busti dei patrioti sul Gianicolo, un progetto che celebrava i combattenti del Risorgimento italiano. La sua proposta per una statua della dea Roma, da porsi nella chiave dell’arco del traforo del Quirinale verso via Nazionale, fu accolta dal Campidoglio nel 1905. La vita privata di Trabacchi fu segnata dalla nascita del figlio Giulio Cesare Quirino, futuro fisico, il 5 aprile 1884. Trabacchi visse a Roma nel rione Ponte con il fratello Gaetano, incisore di pietre dure e collaboratore del gioielliere antiquario Augusto Castellani. Giuseppe Trabacchi morì a Roma nel 1909, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue opere sono ancora oggi apprezzate per la loro bellezza e per la maestria tecnica, testimoniando il suo contributo all'arte scultorea italiana dell'Ottocento.