La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Domenico Trentacoste ( Palermo 1856 - Florence 1933 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Domenico Trentacoste, nato il 20 settembre 1859 a Palermo, nel Regno delle Due Sicilie, e morto il 18 marzo 1933 a Firenze, è stato uno scultore italiano la cui vita e opera hanno lasciato un'impronta indelebile nell'arte scultorea tra il XIX e il XX secolo. La sua formazione artistica iniziò in tenera età, all'età di 12 anni, quando iniziò l'apprendistato con lo scultore Domenico Costantino. Questa esperienza precoce segnò l'inizio di un viaggio che lo avrebbe portato a diventare uno dei nomi più rispettati nel campo della scultura. Nel corso della sua giovinezza, Trentacoste viaggiò attraverso l'Italia, visitando città come Napoli, ma fu a Firenze, dove si trasferì nel 1878, che trovò il suo vero palcoscenico artistico. La commissione di un arco trionfale per la visita del Re Umberto I gli fornì i mezzi finanziari per trasferirsi a Parigi nel 1880, un movimento che segnò una svolta significativa nella sua carriera. A Parigi, incontrò il scultore Giovanni Antonio Lanzirotti e iniziò a lavorare sia in marmo che in bronzo, esponendo regolarmente al Salon di Parigi. Le sue opere in questo periodo includevano ritratti busto di Lanzirotti, del scultore De Gravillon, dei deputati francesi Jolibos e Lalou, e del Coronel Herbillon e sua moglie. Trentacoste si distinse per la sua abilità nel ritratto, ma fu anche noto per le sue opere di fantasia, che spesso esprimevano un profondo sentimento malinconico attraverso forme pure e armoniose. Tra le sue opere più celebri si annoverano "Ofelia", "Pia dei Tolomei", "Il Raccoglimento" (una statua funebre dedicata a sua sorella Maria Antonietta Trentacoste), "Niobide", e "Frammento per una fontana". La sua opera "Return from the Grape Harvest" fu fusa in bronzo, e "Pia de' Tolomei" fu acquistata dal pittore inglese Edwin Long, che lo introdusse a compratori a Londra. Durante la sua permanenza a Firenze, Trentacoste insegnò all'Accademia di Belle Arti in Toscana, dove ebbe tra i suoi allievi figure di spicco come Torello Santini, Bruno Catarzi, Mario Moschi, Marino Marini, Paolo Abbate, e Giuseppe De Angelis. La sua influenza si estese ben oltre i confini dell'Italia, con opere conservate in musei di prestigio internazionale, tra cui il Musée d'Orsay a Parigi. La sua vita a Parigi fu segnata da successi significativi, tra cui l'esposizione di "Cecilia" alla Royal Academy di Londra, che ottenne un grande successo di pubblico. Tornato in Italia, continuò a esprimere la sua arte attraverso opere che riflettevano un profondo tormento spirituale e un'ansiosa aspirazione alla vita, caratteristiche che lo distinguevano come uno scultore di eccezionale talento e sensibilità. Trentacoste fu anche un insignito medaglista, con molte delle sue opere in questo campo esposte accanto a quelle dei più celebri artisti francesi al Museo del Lussemburgo. Tra le sue ultime opere si ricordano il "S. Francesco" e la statua di "Monsignor Bonomelli". Fu accademico d'Italia, riconoscimento che testimonia il suo contributo significativo all'arte scultorea italiana. La sua eredità artistica continua a essere celebrata attraverso mostre e collezioni che espongono le sue opere, dimostrando l'impatto duraturo della sua arte sulla scultura italiana e internazionale. La vita e l'opera di Domenico Trentacoste rimangono un esempio luminoso di dedizione all'arte, di ricerca della bellezza e di espressione del profondo sentimento umano attraverso la scultura.