La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Paolo Troubetzkoy ( Intra 1866 - Pallanza 1938 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Paolo Troubetzkoy, nato il 15 febbraio 1866 a Intra, sulle rive del Lago Maggiore, in Italia, è stato un artista e scultore di fama internazionale, descritto da George Bernard Shaw come "il più sorprendente scultore dei tempi moderni". Figlio del principe russo Pëtr Petrovič Troubetzkoy, un diplomatico in missione in Italia, e di Ada Winans, una cantante lirica statunitense, Paolo crebbe in un ambiente ricco di stimoli culturali e artistici. La sua famiglia, appartenente all'antica casata dei Trubetskoy, aveva radici profonde sia nella nobiltà russa che nella cultura occidentale, offrendogli un'educazione cosmopolita fin dalla giovane età. Troubetzkoy mostrò un precoce interesse per l'arte, in particolare per la scultura, ispirato dagli animali domestici e dall'ambiente naturale che lo circondava. La sua formazione artistica iniziò a Milano, dove si trasferì nel 1884. Qui, dopo brevi periodi di apprendistato con Donato Barcaglia e Ernesto Bazzaro, decise di abbandonare l'istruzione formale per perseguire un percorso da autodidatta, immergendosi nell'ambiente artistico della scapigliatura lombarda. Questa scelta rifletteva il suo spirito indipendente e la sua avversione per gli studi sistematici, caratteristiche che avrebbero definito l'intera sua carriera. Nel corso degli anni, Troubetzkoy divenne noto per le sue sculture e ritratti, che catturavano l'essenza dei suoi soggetti con una vivacità e un dinamismo straordinari. Le sue opere, spesso realizzate in bronzo, erano caratterizzate da un modellato vibrante e raffinato, che rifletteva l'influenza dell'impressionismo francese e del realismo. Tra i suoi soggetti più celebri vi furono personalità di spicco del mondo artistico, letterario e della nobiltà europea, come Rodin, Anatole France, George Bernard Shaw, e membri delle famiglie Rothschild e Montesquiou. Il successo di Troubetzkoy non si limitò all'Europa. Nel 1919, vinse il concorso per il monumento alla memoria del generale Harrison Gray Otis a Los Angeles, e il suo studio a Hollywood divenne un punto di riferimento per celebrità del cinema come Mary Pickford, Douglas Fairbanks Sr., Sessue Hayakawa e Charlie Chaplin. Questa popolarità gli assicurò commissioni da parte dell'élite americana, tra cui le famiglie McCormick, Crane e Rockefeller. Troubetzkoy fu anche un fervente vegetariano, posizione che rifletteva la sua profonda umanità e rispetto per tutte le forme di vita. La sua amicizia con George Bernard Shaw e la figlia di Leo Tolstoy, Alexandra, testimonia la sua integrazione in circoli intellettuali che condividevano valori simili. La vita personale di Troubetzkoy fu segnata da due matrimoni: il primo con la svedese Elin Sundström, da cui ebbe l'unico figlio Pierre, morto prematuramente, e il secondo con la britannica Muriel Marie Boddam. La perdita del figlio fu un colpo duro per l'artista, che lo commemorò con la scultura "Maternità". Nel corso della sua carriera, Troubetzkoy espose in numerose mostre internazionali, ottenendo riconoscimenti e premi che consolidarono la sua reputazione. Tra questi, spiccano la partecipazione all'Esposizione Universale di Parigi del 1900, dove ricevette il gran premio, e la Biennale di Venezia del 1922. Negli ultimi anni della sua vita, Troubetzkoy continuò a lavorare nonostante una grave forma di anemia che lo portò alla morte il 12 febbraio 1938 a Pallanza. Come espresso nelle sue ultime volontà, i suoi eredi donarono tutti i calchi in gesso lasciati dall'artista dal suo studio in Italia e Neuilly-sur-Seine al Museo del Paesaggio a Verbania, dove oggi si conserva la più ampia collezione delle sue opere. La vita e l'opera di Paolo Troubetzkoy rimangono un testimone dell'eccezionale talento e della sensibilità di un artista che attraversò culture e confini, lasciando un'impronta indelebile nella storia dell'arte moderna.