La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Santo Varni ( Genova 1807 - 1885 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Santo Varni, nato a Genova il 1º novembre 1807 e deceduto nella stessa città l'11 gennaio 1885, è stato uno degli scultori italiani più influenti del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con la storia e l'arte della sua città natale, Genova, e con il più ampio contesto artistico italiano dell'epoca. Varni crebbe in una famiglia di umili origini, il che non gli impedì di mostrare fin da giovane un notevole talento per la scultura. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dove fu allievo di Giuseppe Gaggini. Successivamente, si trasferì a Firenze per studiare sotto la guida di Lorenzo Bartolini, uno dei più importanti scultori neoclassici italiani. Questo periodo fiorentino fu cruciale per la formazione di Varni, che assimilò l'equilibrio compositivo e la solidità delle forme caratteristiche dell'opera di Bartolini, arricchendole con un afflato spirituale che divenne distintivo del suo stile. Ritornato a Genova nel 1838, Varni fu nominato professore di scultura all'Accademia Ligustica, succedendo al suo maestro Gaggini. Questo incarico gli permise di influenzare generazioni di scultori genovesi, trasmettendo loro non solo le tecniche scultoree ma anche una visione artistica che integrava il neoclassicismo con elementi romantici e naturalistici. Tra i suoi allievi più noti si annoverano Eugenio Baroni e Antonio Allegretti. L'opera di Varni spazia dalla scultura monumentale e funeraria, per la quale è particolarmente celebre, a ritratti e opere di carattere religioso. Tra i suoi lavori più noti vi sono il Monumento a Cristoforo Colombo a Genova, la statua di Emanuele Filiberto per il Palazzo Reale di Torino e numerose opere conservate nel Cimitero Monumentale di Staglieno, a Genova, dove Varni è rappresentato da più di quaranta lavori. Questo cimitero, uno dei più importanti d'Europa per il valore artistico delle sue tombe, ospita capolavori di Varni come le tombe di Bracelli Spinola, Andrea Tagliacane e Asarta. Varni fu anche un appassionato collezionista e studioso di arte antica, tanto da essere considerato un vero erudito nel campo. La sua casa a Genova divenne un vero e proprio museo privato, dove conservava una vasta collezione di sculture, disegni, pitture, ceramiche, bronzi, vetri, cammei, tessuti, oggetti in oro e argento e numerosi pezzi archeologici. Questa collezione, che rifletteva i gusti eclettici e la profonda conoscenza dell'arte di Varni, fu purtroppo dispersa dopo la sua morte a seguito di dispute ereditarie. Oltre alla sua attività artistica, Varni si dedicò alla tutela del patrimonio culturale, partecipando a commissioni per la conservazione dei monumenti e contribuendo al dibattito culturale sulla tutela e il restauro delle opere d'arte. La sua vasta erudizione e il suo impegno nel campo dell'arte gli valsero numerose onorificenze, tra cui la nomina a Commendatore della Corona d'Italia. La figura di Santo Varni emerge quindi non solo come quella di un artista di grande talento, ma anche come un intellettuale profondamente impegnato nella vita culturale del suo tempo. La sua eredità artistica e culturale continua a essere un punto di riferimento fondamentale per lo studio della scultura italiana dell'Ottocento.